cronaca

La situazione nel maxi cantiere della ricostruzione
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 La struttura del ponte è ormai unita dal 28 aprile. I lavori di ingegneri e tecnici incaricati alla ricostruzione del ponte per Genova vanno avanti. Mercoledì prenderà il via una serie di operazioni per fasi che bloccheranno il ponte alle pile, creando così i presupposti per dare il via alla fase finale della costruzione, il getto della soletta.


Le operazioni di 'calaggio' sono molto complesse e porteranno i 1067 metri di lunghezza dell'impalcato a ancorarsi alle pile, facendo 'scendere' il ponte che si trova a un'altezza di circa 45 metri, di 25 centimentri. Si tratta di un'operazione lunga che dovrebbe durare due settimane. Nel mentre in quota si andrà avanti con la realizzazione di tutte le altre opere che serviranno a rendere il ponte transitabile.

Ma c'è anche un altro importante lavoro che sta per esseer compiuto nel cantiere della ricostruzione. Se le condizioni meteo lo permetteranno nel weekend sarà varata la prima delle tre campate d'acciaio che comporranno la rampa d'accesso al nuovo Ponte di Genova lato Levante. La campata è lunga 34 metri. Oltre alle tre campate verrà realizzato anche l'innesto sul ponte. Le operazioni verranno completate entro il mese di maggio.

Ma non solo, secondo l'agenda di cantiere pubblicata dalla struttura commissariale gestita da Marco Bucci a levante si procede anche alla posa delle barriere stradali, alla realizzazione dei cordoli spartitraffico e alla posa delle tubazioni idrauliche e dell'asfalto in via Perlasca.

Intanto nella tarda serata di lunedì è stato compiuto il 79^ e ultimo trasporto eccezionale diretto al cantiere del nuovo viadotto Polcevera. 237 i pezzi trasportati dal luglio 2019, un aspetto delle lavorazioni, che ha visto impegnati non solo i tecnici di PerGenova e della struttura commissariale ma anche il personale della polizia locale.

"Un ringraziamento particolare per la grande collaborazione va a tutti i cittadini di Cornigliano, Sampierdarena, Campasso e via Fillak - dice il commissario alla ricostruzione Marco Bucci - a cui, in tutti questi mesi, sono stati chiesti piccoli e grandi sacrifici come quello di spostare le automobili dalle strade interessate dal passaggio dei mezzi. Se siamo riusciti ad arrivare fino a qui lo dobbiamo anche al prezioso contributo di tanti abitanti pazienti e disponibili che hanno agevolato il lavoro del cantiere". I trasporti sono stati sempre effettuati di notte per arrecare il minore disturbo possibile.