cronaca

Polemiche in consiglio comunale a Tursi
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Scontro in consiglio comunale in videoconferenza sulla mozione presentata dal centrodestra e che chiedeva, in un unico documento, di intitolare la darsena a ponente del porticciolo di Nervi agli imprenditori della subacquea Luigi Ferraro e Duilio Marcante e il futuro Waterfront Levante ad Amadeo Peter Giannini, americano di origini genovesi fondatore della Bank of Italy e della Bank of America.

La proposta è stata approvata con il sì della maggioranza, il no dell'opposizione e del gruppo misto, e Guido Grillo (Forza Italia) presente non votante. Il centrosinistra in consiglio, e nei giorni scorsi anche Anpi, Cgil e 7000 cittadini che hanno sottoscritto una petizione su internet, ha criticato pesantemente la scelta di dedicare uno spazio pubblico a Ferraro, che fu pioniere della subacquea italiana ma che aderì alla Repubblica Sociale, partecipò ad alcune azioni della X Mas e non rinnegò quelle scelte negli anni successivi.

Oltre al carattere "divisivo" della proposta, il Pd - con un ordine del giorno di Alessandro Terrile - ha fatto notare che l'intitolazione a Ferraro va contro le linee guida della commissione Toponomastica. "Da un lato è in conflitto con l'indicazione di utilizzare toponimi già noti, e sappiamo che le persone chiamano quello spazio 'porticciolo di Nervi' - ha spiegato il consigliere - dall'altro a Genova esiste già una banchina intitolata a Ferraro e si trova alla Marina di Sestri Ponente".

Gianni Crivello ha fatto notare come la mozione, proposta il 30 aprile, sia stata calendarizzata in pochi giorni quando sarebbe stato opportuno affrontare questo tema delicato durante una seduta di consiglio aperta al pubblico. Stefano Giordano (M5S) ha affermato che è "inaccettabile dare spazio a un repubblichino, quindi a un fascista".

Di contro Campanella (Fdi) ha difeso la mozione e definito la campagna dell'Anpi e la raccolta firme "incresciosa nei confronti della memoria di un eroe e sovversiva". Francesca Corso, della Lega, ha fatto notare come il suo gruppo non abbia esitato a votare sì alla proposta di conferimento del Grifo d'Oro al "comunista e partigiano Bruschi". Anche il sindaco di Genova Marco Bucci ha sostenuto la mozione. "Il fatto che nel 1951 Ferraro sia stato insignito della Medaglia d'oro al valore dovrebbe già essere sufficiente a giustificare l'intitolazione di una via", ha detto.

Dopodiché Bucci ha citato documenti storici che dimostrano come Ferraro fosse un "tecnico" nell'ambito della X Mas e non avesse ucciso nessuno. "L'unico scandalo - ha concluso Bucci - è che in 60 anni a nessuno sia venuto in mente di ricordare queste tre figure".

Dura la presa di posizione dell'Anpi sulla questione: "Un episodio inaccettabile che offende la storia esemplare di una città come Genova, medaglia d'oro della Resistenza e in cui i nazisti si arresero ai partigiani". Cosi' la presidente dell'Anpi, Carla Nespolo. L'associazione dei partigiani parla di "atto grave, quali che siano i meriti successivi alla guerra del signor Ferraro, che ha sempre rivendicato con orgoglio la propria appartenenza alla X Mas e alla Rsi". "E' inaccettabile il giochino che fanno alcuni sindaci, di onorare il 25 Aprile e poi di strizzare l'occhio ai fascisti, con gesti vergognosi e divisivi, come quello messo in atto oggi dal sindaco di Genova - conclude Carla Nespolo -. L' Anpi Nazionale e' a fianco di tutti gli antifascisti genovesi nel denunciare questa superficiale indifferenza che offende la storia patria e la Costituzione del nostro Paese".