Vincenzo Fiorillo, trentenne portiere genovese oggi al Pescara, racconta l'esperienza della sua squadra travolta come tutte le altre dall'emergenza sanitaria: "La nostra situazione - dice a Rete8 - era poco chiara, perchè in quei dieci giorni non riuscivamo ad arrivare ad una lista di convocati per via di questa influenza, appena guariva un calciatore se ne ammalavano altri due. Andavamo in ritiro e durante la notte si ammalarono altri due ragazzi e una persona dello staff. Non abbiamo avuto la certezza che sia stato il coronavirus oppure un altro tipo di influenza ma sta di fatto che abbiamo perso tanti giocatori in pochissimi giorni. Fortunatamente non ho avuto sintomi ma non abbiamo avuto la certezza nonostante i dubbi, perchè molti hanno avuto questo tipo di influenza e ci hanno raccontato che non riuscivano nemmeno a scendere le scale, stiamo parlando di calciatori con dolori muscolari che sembrano molto diversi da quella di un'influenza stagionale". "Per fortuna - conclude - stiamo tutti bene anche perchè quel periodo ci ha un po' debilitati. La doppia trasferta di La Spezia e Benevento ci ha lasciato parecchi dubbi, si parlava anche ad inizio settimana nel match contro l'Ascoli e con queste situazioni lo spogliatoio fa fatica a ripartire se non hai le misure adatte di sicurezza perché basta un ragazzo contagiato e non puoi capire con quale velocità si possano ammalare non solo gli altri giocatori ma anche fisioterapisti e magazzinieri".
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