cronaca

In attesa delle precisazioni ufficiali
1 minuto e 36 secondi di lettura
Si cambia, anzi no. Questa volta l'autocertificazione per uscire di casa durante la fase 2 dell'emergenza Coronavirus dovrebbe restare la stessa che già utilizziamo ora (SCARICA QUI). Ma dal 4 maggio cambierà come dovrà essere compilata. Almeno questo sembra essere l’orientamento del ministero dell'Interno in vista dell’entrata in vigore del nuovo decreto della presidenza del consiglio.

La questione più delicata resta legata all'uscita per incontrare un proprio congiunto. Qui infatti il rischio di violare la privacy è alto. E allora nessun nome ma si dovrà scrivere il grado di parentela della persona che si va a trovare. Quindi oltre compilare tutti i dati legati a nome residenza o domicilio bisognerà barrare la casella 'stato di necessità' e alla voce ' a questo riguardo, dichiarare che...' si dovrà inserire anche il grado di parentela. Entro sabato la presidenza del Consiglio a dove specificare con una Faq sul sito del governo quali parenti siano inseriti nella definizione di 'congiunti'.

"Auspico che l'autocertificazione nelle prossime settimane venga tolta, non possiamo dover continuare a dimostrare la legittimità di uno spostamento per colpa dei pochi che non seguono le regole". Così il viceministro alla salute Pierpaolo Sileri che ha anche aggiunto che "Anche gli amici sono affetti stabili".

Contrario all'uso dell'autocertificazione è il leader della Lega Matteo Salvini. "Quando il viceministro della Salute, non un passante, dice 'si potra' uscire da lunedì per andare a trovare un amico, ma basta che sia un amico vero. Ma che concetto giuridico e' l'amico vero? Nell'autocertificazione mi mettono la casellina amico vero? Allora vuol dire che gli italiani hanno la testa ed e' ora di smetterla con l'autocertificazione perché abbiamo disboscato meta' Amazzonia con 10 milioni di foglietti. Lasciamo che polizia e carabinieri tornino al loro sacrosanto lavoro di lotta al crimine e fidiamoci degli italiani", ha concluso Salvini.