cronaca

Alcune realtà hanno scelto di offrire i propri servizi anche take away
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Sfida dell'asporto sembra convincere i ristoratori genovesi e se non ci sono ancora numeri precisi, dal giorno di avvio dell'ordinanza che in Liguria consente la riapertura dei ristoranti ma con la formula del 'take away' e su prenotazione, emergono alcune realtà che hanno scelto di offrire i propri servizi anche attraverso questo sistema.

"Noi avevano iniziato a organizzarci con il delivery e questa ci sembra essere una naturale estensione del servizio. Ci stiamo attrezzando e, in pochi giorni, abbiamo creato un sistema di ordinazioni e pagamenti online line e abbiamo messo a punto un packaging adeguato. Per il delivery facciamo noi le consegne ma, da adesso, le persone possono anche venire da noi dopo aver ordinato. Abbiamo messo a punto un menu particolare, con i piatti piu' rappresentativi ma anche con quelli che si prestano meglio, per esempio non abbiamo inserito i fritti, che soffrono il trasporto, ma c'e' il minestrone, che si puo' mangiare anche freddo", spiega Roberto Panizza, imprenditore del settore.

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A prepararsi alla sfida dell'asporto anche altri ristoratori che avevano scelto di non fare delivery ma che guardano con interesse a questa nuova opportunità. "La cucina di un ristorante è come il motore di una nave, si ferma in un minuto ma per riavviarsi ha bisogno di tempo", spiega lo chef Paolo Ferralasco. "Questa possibilità ci permette di rimettere in moto una macchina ferma da troppo tempo. Ora siamo nella fase di valutazione della fattibilità ma, in una settimana, contiamo di partire. Metteremo a punto una mini carta con i piatti che più si adattano a questo strumento perché dobbiamo rendere semplice il trasporto delle pietanze. Quindi stiamo pensando a un packaging adeguato".

I ristoranti, quindi, stanno guardando con attenzione a questa nuova opportunità che nei prossimi mesi permetterà di integrare l'offerta. "Questo sarà un completamento del servizio e un tassello del processo che ci porterà alla riapertura", prosegue Ferralasco. Della stessa opinione anche Panizza che vede questa ipotesi come un'opportunità interessante. "Pensiamo che questa, assieme al delivery, se fatta con professionalità si puo' anche radicare anche perché questo situazione non si risolverà, temo, in tempi brevissimi", conclude il ristoratore.