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Una visita guidata in uno dei gioielli più nascosti nel cuore di Genova
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In pochi sanno che nascosto tra i palazzi di via Balbi e Corso Dogali, nel cuore di Genova, c'è un orto che custodisce piante provenienti da tutto il mondo. In poco più di un ettaro, si possono trovare numerose collezioni: dalle piante medicinali a quelle acquatiche, dalle felci ad alberi che nascondono tra le loro radici storie curiose.

L'Orto Botanico dell'Università di Genova è uno dei gioielli più nascosti che negli ultimi tempi stava iniziando a farsi conoscere da genovesi e non solo grazie ad alcune visite guidate organizzate nella bella stagione. Ma con l'emergenza Coronavirus, anche questa attività ha chiuso al pubblico. Per questo Primocanale ha deciso di portare un po' di primavera nelle case dei liguri, con una visita guidata al suo interno.

Una storia che parte nel 1803 con il professor Domenico Viviani, quando aveva cominciato a coltivare un primo appezzamento di mille metri quadrati per gli studenti, in modo tale che potessero studiare le piante senza allontanarsi dall'Università. Oggi l'estensione ha raggiunto i 10 mila metri quadri. Anche oggi questo giardino conserva questa funzione per tutti gli iscritti al corso di Botanica, offrendo loro l'opportunità di fare il giro nel mondo passeggiando tra questi viottoli.

"Tra gli alberi spicca l'albero delle vedove", racconta la curatrice Elena Mora. "Tecnicamente si chiama Araucaria bidwillii, ma ha questo soprannome perché leggenda vuole che in Australia si nutrissero dei pinoli di questa conifera, ma le pigne arrivano ad avere un peso tra i 2 e i 5 chili. Occasionalmente il marito, che si dedicava al raccolto, poteva ricevere una pigna in testa e da qui il nome curioso".

Ma il vero tesoro si trova all'interno delle serre, una delle quali conserva la collezione di felci. Oltre a questa si trovano piante tropicali medicinali, tessili, rituali o da profumo e delle coloratissime orchidee. Un luogo da conoscere e da visitare fisicamente una volta terminata questa emergenza, magari accompagnati dai gatti che popolano il giardino.