cronaca

Non ha mai smesso di volare da quanto la pandemia ha chiuso tutti in casa
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“Con l'emergenza Covid-19 è cambiata l'economia, dalle stive dei nostri aerei sono scomparse tante merci. Il crollo di ordini nell'industria automobilistica ha fatto venir meno tutta la componentistica, sopravvivono le merci della Web Economy ma hanno preso il sopravvento generi alimentari e materiale sanitario per salvare vite. E' cambiato l'umore, c’è la sensazione di costruire un ponte di solidarietà, l'orgoglio di aiutare la gente a vivere". Davide Dellepiane, 56 anni, all'estero da anni con il cuore a Genova, ha parcheggiato il Boeing 767-300F da 55 metri e 180 tonnellate all'aeroporto di Nizza e con il bus è tornato a casa da moglie e figlie. Pilota di aerei commerciali appassionato di alianti, lavora per una delle più grandi compagnie cargo. Non ha mai smesso di volare da quanto la pandemia ha chiuso tutti in casa.
 
"Si decolla di notte perché la catena logistica completa il giro prima dell'alba. L'altro giorno ho preso derrate alimentari a Bologna e Pescara e le ho portate a Lipsia. Nell'emergenza vedi emergere le eccellenze, l'Italia accumula ogni notte generi alimentari negli hub", sottolinea Davide. "In tempi normali trasportiamo qualsiasi prodotto e dal flusso di merci riusciamo a intuire come si muova l'economia mondiale. Ho portato auto di lusso e bolidi di Formula 1, cavalli ai concorsi internazionali, turbine a gas, trivelle per l'industria petrolifera, merci delicate come bulbi per l'industria floreale. Ora carico mascherine e altri dispositivi sanitari”.

"In pista si muove un mondo straordinario e con il coronavirus è nata una sorprendente solidarietà. Inseriti i freni di parcheggio a Lipsia, Francoforte o Malpensa, inizia la danza dei rampisti che muovono le merci, degli addetti al carburante, dei tecnici che curano ogni parte dell'aereo. Potete immaginare quando ci sono dieci aerei simultaneamente. A bordo pista c’è il lavoro insostituibile degli autisti di camion e furgoni. Quando al semaforo mi trovo al fianco un furgone coi nostri colori provo ammirazione per questi ragazzi, senza di loro noi saremmo inutili", prosegue Dellepiane.

I grandi marchi mondiali sono chiamati a uno sforzo straordinario. "Naturalmente ciascuna compagnia guarda ai propri interessi, ma in questo momento prevale una specie di alleanza che sorprende. Ho visto addetti di una compagnia terminare il turno e aiutare i concorrenti in difficoltà a completare il carico. Magliette e giacconi di colori e loghi diversi che si aiutavano, una cosa bellissima", aggiunge il 'genovese volante'

Davide non ha potuto ancora portare il suo 'bestione' a Genova, ma la compagnia gli ha fatto un regalo. "Un giorno mi hanno chiamato per un volo inaugurale, arrivato in Germania ho scoperto che c'era la cerimonia con il vescovo, il presidente, la bicchierata con i tecnici (io acqua). Anche agli aerei viene dato un nome e ci sono rimasto quando ho letto su quello 'City of Genoa'. Che emozione vedere affidare dalla compagnia a un genovese quel volo inaugurale”, conclude Dellepiane.