cronaca

Il giorno dopo il nuovo decreto del Presidente del Consiglio
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Saracinesche abbassate, autobus quasi vuoti, pochi passanti con il volto coperto da una mascherina. La città di Genova si è risvegliata avvolta in un silenzio ancora più spettrale dopo il nuovo decreto del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte che impone ulteriori restrizioni in tutta Italia (CLICCA QUI per leggere il testo della Presidenza).


Bar, ristoranti e attività commerciali chiusi, restano aperti invece le farmacie, i supermercati, tabaccai ed edicole e i servizi per la persona (CLICCA QUI per l’elenco completo). Nel centro cittadino la via dello shopping è semideserta e alle fermate dei mezzi pubblici pochi passanti aspettano l’autobus. C'è chi va a lavorare, chi ha necessità di comprare delle medicine, chi è già munito di autodichiarazione, chi la compila se fermato dalle forze dell'ordine. I genovesi sembrano aver compreso il significato del decreto 'IoRestoaCasa' e la fontana di piazza De Ferrarari senz'acqua fa da sfondo a una città spenta. 

LA SITUAZIONE IN LIGURIA - È stata dimessa la paziente 0 della Liguria, la donna di 79 anni residente a Castiglione d'Adda che si trovava nell'hotel Bel Sit di Alassio ed era risultata positiva al coronavirus. Nel frattempo sono 185 i casi positivi di Covid-19 in Liguria, 53 in più rispetto martedì 10 marzo. Di questi, i pazienti ospedalizzati sono 108 mentre 77 sono in isolamento al proprio domicilio. Sono 1.065 i casi di sorveglianza attiva su tutto il territorio ligure. Per tutti i dettagli del bollettino CLICCA QUI