salute e medicina

La situazione sanitaria nella regione e nel Paese
7 minuti e 58 secondi di lettura
In Liguria sono a oggi 71 le persone positive al coronavirus, di cui 50 in ospedale. Di questi, 11 sono in terapia intensiva, 7 invece le vittime. "Sono numeri che stanno crescendo e ci aspettiamo che continuino a crescere", ha detto il governatore ligure, Giovanni Toti, nel punto stampa in Regione. Con le misure finora adottate dall'ente, "abbiamo cercato di contenere i cluster e credo che ci abbia fatto guadagnare qualche giorno di tempo, rispetto alle altre regioni". Sono intanto 573 le persone in sorveglianza attiva.

Il primo genovese positivo al coronavirus è invece  un uomo di 72 anni, definito "paziente complesso con fattori di rischio per malattie respiratorie croniche", come comunicato dall'Ospedale San Martino. L'uomo era passato dal pronto soccorso dell'ospedale Villa Scassi (avvisato nel frattempo), visitato e dimesso. Ma l'uomo ha deciso di presentarsi al Pronto Soccorso dell'ospedale San Martino per ulteriori consulenze. L'uomo la settimana scorsa si era recato dal medico di base per diffusi problemi di salute, che gli ha prescritto una cura senza pero' sortire effetti. Sabato 29 ha accusato un malore, che conseguentemente ha prodotto il trasporto in ambulanza al Villa Scassi. In seguito alle dimissioni, è rientrato all'abitazione fino a martedì sera, quando, a causa di difficoltà respiratorie è stato visitato dalla Guardia Medica; rilevate delle complicazioni, e' stato contattato il 118, che ha favorito un secondo ricovero, questa volta al San Martino, dove l'accesso è avvenuto con ambulanza e non in autopresentazione.

LA SITUAZIONE AL SAN MARTINO -
Sono aumentati ancora i pazienti ricoverati all'ospedale San Martino di Genova: adesso sono 23 i casi di Coronavirus. In Malattie infettive ci sono 15 pazienti. Sono 8 i pazienti in Rianimazione, in assistenza ventilatoria invasiva, stabili nella loro gravità. Tra questi un genovese di 73 anni, secondo caso di positività in città.


LA SITUAZIONE AL GALLIERA - Al Galliera sono 5 i pazienti ricoverati in Malattie Infettive un uomo di 55 anni, di Andora, con notizia di contatti con persone provenienti da regioni del nord, ricoverato dal 5 marzo al Galliera, trasferito da Savona, è in discrete condizioni di salute. una donna di 70 anni, di Varazze, con notizia di contatti con persone provenienti da regioni del nord, ricoverata dal 5 marzo al Galliera, trasferita da Savona, è in buone condizioni di salute, un uomo di 50, di Genova, stazionario, un uomo di 33, di Santo Stefano D'Aveto, stazionario e un uomo di 69, di Montoggio, stazionario. Sono ricoverati presso l'Unità di terapia Intensiva altri 3 pazienti: una donna di 68, di Genova, intubata stazionaria, un uomo di 50, di Genova, intubato stazionario e un uomo di 80, di Genova, intubato condizioni critiche.


LA SITUAZIONE NEL SAVONESE -
Nell'ospedale di Albenga, nel reparto Malattie Infettive, i pazienti in ricovero sono 6. Rispetto a ieri sono stati trasferiti a Genova un uomo di Soresina di 76 anni e due uomini di 62 e 47 della provincia di Savona. Rimane in reparto la donna di 83 anni residente a Maleo (Lodi), in condizioni stabili, giunta tramite 118. Sono inoltre ricoverati nello stesso reparto: un uomo di 90 anni di Alessandria in condizioni stabili giunto da altro reparto, un uomo di 83 anni della provincia di Savona in condizioni critiche arrivato attraverso triage dedicato, un uomo di 58 anni della provincia di Savona, stazionario, giunto attraverso triage dedicato, un uomo di 54 anni della provincia di Savona, stazionario, giunto attraverso il 118, e un uomo di 50 anni della provincia di Savona giunto attraverso triage dedicato e che attualmente si trova in condizioni critiche. Nell'ospedale di Savona ci sono 2 ricoverati: una donna di 74 anni residente a Castiglione d'Adda in miglioramento, un uomo di 79 anni residente a Pizzighettone in condizioni stabili, entrambi ricoverati presso il reparto di malattie infettive di Savona e giunti in Ospedale tramite 118.

LA SITUAZIONE NELLO SPEZZINO -
Sono saliti a 13 i casi di Coronavirus nello spezzino. All’ospedale Sant’Andrea sono 8 i pazienti ricoverati nel reparto di Malattie Infettive. Tra questi l’uomo di Pignone di 54 anni è stato giudicato dimissibile, ma si sta cercando un’adeguata sistemazione domiciliare. Gli altri sette sono tutti uomini e in condizioni stabili: un 61enne residente nel comune di Riccò del Golfo, un 54enne residente nel comune di Sarzana, un 53enne residente nel comune di Beverino, un 48enne residente nel comune di Arcola, un 65enne residente nel comune di Luni, un 72enne e un 50enne residenti nel comune di La Spezia. Altri 4 sono in Rianimazione, in condizioni stabili: un 46enne residente nel comune di Levanto, un 80enne residente nel comune di Arcola, un 67enne e un 65enne residenti nel comune di La Spezia. A questi si aggiunge un paziente maschio di 66 anni, residente nel comune di La Spezia, ricoverato in Oncologia e in condizioni cliniche discrete.


LA SITUAZIONE NELL'IMPERIESE - Sono sempre 9 i pazienti ricoverati all’Ospedale di Sanremo. A Malattie Infettive si trovano 7 pazienti: una 51enne della provincia di Savona, ricoverata dal 1 marzo, in buone condizioni di salute, due 72enni della provincia di Imperia, ricoverati dal 6 marzo, in condizioni stabili di salute. Altri 3 sono in discrete condizioni e sono un 72enne della provincia di Bergamo, un 73enne, della Provincia di Savona, entrambi ricoverati dal 4 marzo e una 71enne, della provincia di Imperia, ricoverata dal 5 marzo. In reparto è presente anche un 57enne di Bergamo, ricoverato dal 6 marzo e in condizioni critiche di salute. Due i pazienti in rianimazione: un 85enne della provincia di Imperia e un 76enne della provincia di Imperia.

LA SITUAZIONE IN ITALIA - Con 133 morti in un solo giorno - le 24 ore più drammatiche finora - l'Italia fa segnare un bilancio di 366 vittime per coronavirus, e diventa il secondo al mondo dopo la Cina, ma anche nuove polemiche politiche: la chiusura della Lombardia e di 14 province del nord decisa nottetempo dal governo, ma soprattutto la modalita' con cui è stata comunicata, ha scatenato lo scontro tra i governatori del centrodestra e il premier Giuseppe Conte. Scontro che si è tentato di ricucire con una videoconferenza durata gran parte del pomeriggio, alla fine della quale e' stata varata una nuova ordinanza di Protezione Civile, valida per tutte le Regioni, che ha spiegato alcuni punti rimasti non chiari del Dpcm, in particolare la liberta' del transito delle merci e dei lavoratori e uffici pubblici aperti anche nelle "zone chiuse". I malati sono arrivati a 6.387, con un incremento di 1.326 persone ris. I casi totali - compresi morti e guariti - sono 7.375. Per numero di contagi l'Italia è al quarto posto dopo Cina, Corea del Sud e Iran, sempre secondo la John Hopkins University. Finora sono guarite in tutto 622 persone.

Aumentano intanto anche i pazienti ricoverati in terapia intensiva, il fronte piu' delicato : sono ora 650. La Lombardia ne conta ben 399,con un incremento di 40 in un solo giorno, per una situazione dei reparti al collasso che ha portato ai primi 13 trasferimenti dalla regione in quelle limitrofe. Distanziata al secondo posto per numero di ricoveri in terapia intensiva l'Emilia Romagna con 75 pazienti, quindi il Veneto con 47 e il Piemonte con 45. In dettaglio le vittime sono 267 in Lombardia (113 in piu' di ieri), 56 in Emilia Romagna (+8), 18 in Veneto (+5), 7 nelle Marche (+1), 5 in Piemonte, 6 in Liguria (+2), 3 in Puglia (+1), 3 nel Lazio (+2) e uno in Friuli Venezia Giulia. Dai dati della Protezione Civile emerge che i malati delle regioni piu' colpite sono 3.372 in Lombardia, 1.097 in Emilia-Romagna, 623 in Veneto, 355 in Piemonte, 265 nelle Marche, 165 in Toscana.

Nella fascia d'età delle vittime di coronavirus, "non ci sono variazioni significative, si tratta sempre di pazienti piuttosto anziani - osserva Silvio Brusaferro, presidente dell'Istituto superiore di sanita' -, il 60% ultraottantenni, la quasi totalita' sopra i 70 anni, con presenza di piu' patologie croniche, ma che rispetto alla loro fascia d'eta' hanno una mortalita' piu' bassa rispetto ai dati disponibili, quelli cinesi". L'importante e' ora fermare il virus: "Dobbiamo provare a limitare il piu' possibile le occasioni di contagio. I numeri sono significativi e quindi anche se richiedono sacrifici sono misure giuste e i cittadini devono aiutarci con il loro comportamento a vincere questa sfida", ha spiegato il ministro della Salute Roberto Speranza: "Il servizio sanitario e' forte, acquisteremo delle nuove strumentazioni, ma non basta se non c'e' un forte contenimento" dell'epidemia.

PAZIENTI LOMBARDI IN PIEMONTE E LIGURIA - Due pazienti in terapia intensiva all'ospedale di Pavia, non affetti da coronavirus, sono stati trasferiti all'ospedale di Moncalieri (Torino), secondo quanto si apprende dalla Protezione civile. E' il primo intervento effettuato dalla Centrale remota per le operazioni di soccorso sanitario (Cross) per alleggerire le terapie intensive della Lombardia, ormai ai limiti della capienza. Potrebbero essere in tutto una ventina i pazienti che la Lombardia chiederà di trasferire nelle regioni limitrofe, Liguria e Piemonte in primis. Si privilegiano i degenti in terapia intensiva con patologie diverse dal coronavirus per evitare tutte le complesse procedure legate al trasferimento di questo tipo di pazienti.

TENDE PRE-TRIAGE IN OSPEDALE - Dopo il San Martino di Genova, arrivano le tende pre-triage davanti ai pronto soccorso dell'Asl1 di Imperia e dell'Asl5 della Spezia. A Ponente le tende sono state allestite presso gli ospedali di Imperia, Sanremo e Bordighera, in collaborazione con le Pubbliche Assistenze, la Protezione Civile e la Croce Rossa. A Levante sono state allestite a cura della Protezione Civile le tende davanti ai pronti soccorso della Spezia e di Sarzana. Queste strutture faranno da filtro per i cittadini che si autopresenteranno: il personale presente sarà dotato di dispositivi di protezione e sposterà gli accessi, facendo indossare ai pazienti la mascherina chirurgica. Le tende pre-triage dove assistere i pazienti che si presentano ai pronto soccorso in maniera autonoma, sono stati montate anche davanti al pronto soccorso dell'ospedale di Lavagna e dell'ospedale Vialla Scassi.