cronaca

Le misure adottate nelle diverse città del Settentrione
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Il coronavirus ferma il nord Italia e lo mette in quarantena: scuole e università chiuse, niente Carnevale di Venezia. In Tribunale a Milano gli avvocati depositano gli atti all'Urp, mentre l'accesso in procura è limitato e previo appuntamento. Niente messa e sacramenti nella cattedrale del Duomo meneghino. E nella Diocesi di Torino sospese le messe e rinviato il mercoledì delle Ceneri.

I palazzi di giustizia piemontesi e valdostani restano aperti e funzionano ma le udienze che coinvolgono persone che vengono da aree lombarde e venete di focolaio sono rinviate almeno di due mesi.Dal Veneto alla Liguria, all'Emilia-Romagna, al Piemonte, al Friuli Venezia Giulia, sono tantissimi gli stop, le chiusure e le restrizioni stabilite dalle amministrazioni regionali per contenere la diffusione del virus. A prendere provvedimenti sono, quindi, le Regioni più colpite, Lombardia e Veneto, ma non solo. Bar, discoteche, scuole e musei chiusi, lezioni ed esami universitari sospesi e stop alle manifestazioni. Nel torinese cala il sipario sullo storico Carnevale di Ivrea. A Venezia, rimasta orfana in questi giorni del suo famoso Carnevale, chiusi anche piazza San Marco e la Fenice."Bar, locali notturni e qualsiasi altro esercizio di intrattenimento aperto al pubblico sono chiusi dalle ore 18.00 alle ore 6.00; verranno definite misure per evitare assembramenti in tali locali" è quanto disposto nella ordinanza della Regione Lombardia, fuori dai Comuni completamente isolati nella zona rossa.

Nelle aree 'focolaio' del virus, c'è il divieto di allontanamento e di ingresso: le zone saranno presidiate dalle forze di polizia e, in caso di necessità, anche dai militari. Ma nei Comuni della provincia di Lodi - interessati dalla limitazioni per il coronavirus - sono "da ritenersi essenziali" e, quindi, "escluse dalla sospensione dell'attività lavorativa e di trasporto" le attività commerciali di "supermercati, ipermercati, negozi alimentari".In Piemonte, in particolare, è sospesa la produzione alla Italdesign, dove un dipendente che lavora nello stabilimento produttivo di Nichelino (Torino) è risultato positivo al coronavirus.In Trentino Alto Adige asili nido e università fermi per una settimana. Le scuole erano già chiuse per le vacanze di Carnevale.

La Provincia autonoma di Trento ha comunicato che sono sospese proprio tutte le manifestazioni carnevalesche.Aule vuote al Nord. Le attività didattiche degli atenei del Friuli Venezia Giulia sono sospese. E poi stop alle lezioni e alle manifestazioni culturali e sportive su tutto il territorio regionale, le stesse misure previste in Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna e Piemonte. A Bologna niente celebrazioni in chiesa e mense poveri solo 'd'asporto'. A Torino, però, la sindaca Chiara Appendino ha spiegato che i dormitori restano aperti, per continuare a sostenere le fasce deboli. Si ferma anche la vita accademica in Liguria. Niente lezioni, infatti, all'Università di Genova per una settimana.

A Milano tutti gli eventi legati al Carnevale ambrosiano sono annullati e tutte le iniziative previste in Sala Alessi a Palazzo Marino sono da considerarsi rinviate o annullate. Lo fa sapere il Comune di Milano in una nota, in cui si specifica che le attività aggregative sono sospese in tutti i nove Municipi (Centri di aggregazione multifunzionale, Centri di aggregazione giovani, Centri socio ricreativi culturali e i Centri Milano Donna). Sospesi tutti i servizi educativi: nidi, scuole dell'infanzia, ludoteche, tempo per le famiglie e i centri prima infanzia, sia a gestione diretta sia in appalto. Chiusi tutti i musei civici, gli spazi espositivi, le mostre e tutte le biblioteche. Intanto, però, sportelli aperti al pubblico e servizi garantiti secondo le disposizioni dell'ordinanza emanata ieri dal ministero della Salute d'intesa con la Regione Lombardia e valida per il territorio lombardo fino a domenica 1 marzo 2020 compreso.