salute e medicina

Negativi i test sul marittimo di Sanremo e su un giovane studente cinese a Genova
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"Non c'è nessun caso di Coronavirus in Liguria" così il governatore Giovanni Toti, nel corso di un punto stampa ad hoc con il commissario straordinario dell'agenzia sanitaria regionale Alisa, Walter Locatelli, e il responsabile della prevenzione e programmazione di Alisa, Filippo Ansaldi allontana i dubbi sul diffondersi di possibili casi nella regione.  


L'intervento in conferenza stampa da parte del governatore si è reso necessario perchè un giovane studente cinese era stato ricoverato per accertamenti all'ospedale San Martino di Genova, dopo una segnalazione partita dalla scuola in cui studia. Il giovane era rientrato dalla Cina, "ma ben prima del periodo finestra del virus" ha spiegato Toti. Con il suo consenso, il ragazzo è stato portato nel nosocomio genovese, visitato, e rimandato a casa non trattandosi di un paziente "potenzialmente a rischio".

"Si tratta di un non caso - ha precisato il governatore - nè di un sospetto caso, perchè non vi sono i requisiti". Per quanto riguarda il cittadino che si trovava a bordo della Westerdam e che si è sottoposto a isolamento volontario in casa sua a Sanremo, monitorato dai medici, "al momento non vi è alcun sintomo di virus e i tamponi hanno dato esito negativo". Certo però che il temuto Coronovirus sta creando una vera e propria psicosi, in Liguria come nel resto del Paese e non solo. Il dato di persone che disertano i ristoranti cinesi è sempre più alto. Proprio per questo appena martedì il sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini ha voluto dare un segnale forte allontanando l'ignoranza e ha pranzato in un ristorante cinese del centro città (LEGGI QUI).  

Un altro elemento che fa emergere la psicosi che si è diffusa tra la popolazione è l'esaurimento nelle farmacie prima della Spezia e poi di Genova ma anche di molti altri comuni della regione delle mascherine con valvole e filtri. In questo caso è emerso che ad acquistare il kit sono soprattutto italiani ma anche cinesi che poi spediscono il prodotto ai familiari che vivono in Oriente.  

Una psicosi che però provoca effetti anche all'economia portuale della Liguria. Il dato è emblematico: solo a gennaio i volumi scambiati dai porti cinesi hanno registrato una contrazione del 20%. A Genova la contrazione su gennaio è stata del 5% circa e ci sono state comunicate 7 cancellazioni di servizi nei prossimi tre mesi sulla rotta Asia-Europa. Numeri diffusi dall'Autorità portuale del Mar Ligure  Occidentale.