
Una vera e propria rivoluzione che vede l’Italia come primo paese in Europa ad aver approvato una legge e il relativo piano nazionale. “Il piano prevede sia una implementazione di corsi specifici universitari su questo tema nell’ottima di promuovere una cura con al centro la persona, sia uno sviluppo di terapie che tenga conto dell’unicità del paziente”, spiega Francesca Rescigno, costituzionalista dell'Università di Bologna.
L’obbiettivo è quello di mettere al centro della cura la persona, con terapie sempre più mirate. E le diverse regioni si stanno mettendo in moto. “La Liguria sta nel mezzo, abbiamo già fatto un incontro il 28 gennaio scorso per fare il punto”, ha detto Alessandra Carè, direttore del Centro di riferimento per la Medicina di Genere dell'Istituto Superiore di Sanità. “Di certo la Toscana è più avanti con percorsi sanitari già differenziati”.
IL COMMENTO
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