cronaca

La questione forse a una svolta tra le stanza del Parlamento a Roma
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Prende forse la svolta decisiva il tema della revoca della concessione ad Autostrade per l'Italia. Il deputato ligure della Lega Edoardo Rixi lancia un segnale inequivocabile e apre le porte alla misura che toglierebbe la gestione delle autostrade ai gruppi che fanno capo alla famiglia Benetton. "Noi della Lega siamo pronti a votare a favore della revoca totale delle concessione ad Autostrade. Ne parlerò con Matteo Salvini ma sono convinto che acconsentirà” spiega il responsabile nazionale alle Infrastrutture della Lega.


Ad accogliere positivamente queste parole è il Movimento Cinque Stelle con la senatrice ligure Elena Botto che attraverso un post su facebook scrive: "Bene che la Lega si sia convinta alla revoca della concessione autostradale ai Benetton". Parole quelle del leghista che arrivano praticamente all'indomani delle infinite polemiche causate dalle esternazioni del fotografo Oliviero Toscani sul crollo di ponte Morandi con addirittura il gruppo Benetton che ha deciso di interrompere la collaborazione con l'artista (LEGGI QUI). Una condanna arrivata da qualsiasi schieramento politico, quasi come se il polverone sollevato avesse riunito tutte le forze, o quasi, nel ricordo di quella tragedia. "Noi non abbiamo avuto bisogno di ascoltare le orrende parole pronunciate da Toscani, ma in ogni caso l'importante è il risultato" spiega ancora Botto. Nel frattempo la magistratura sta portando avanti le indagini che dovranno far luce sulle responsabilità della tragedia che il 14 agosto del 2018 ha spezzato in un attimo 43 vite e travolto nel dolore una città intera.

I numeri in Parlamento con il via libera della Lega ci sarebbero, più ampi alla Camera più tirati al Senato su cui però si potrebbe contare su Autonomie e gruppo misto. Ma le conseguenze di un via libera color giallo-verde stile esecutivo Conte prima versione ci sarebbero sull'attuale governo. Se da un lato Italia Viva di Matteo Renzi si oppone il Pd ancora non ha sciolto la riserva pur dicendosi pronto a dare vita alle revoca ma con diverse perplessità di una misura che lascerebbe poi allo Stato trovare un altro soggetto a cui affidare la gestione della autostrade de gruppo Atlantia. Il ministro alle Infrastrutture Paola De Micheli, in quota Pd, più volte ha detto che la decisione è questione di giorni, ma nel frattempo giorni e settimane sono trascorsi.

Dal M5s arriva un assist proprio al segretario dei dem Nicola Zingaretti, a servirlo è Roberta Lombardi che in Regione Lazio è all'opposizone: "Questo è un punto su cui non si può arretrare nemmeno di un millimetro. Una battaglia di legalità e di civiltà che dobbiamo portare a termine. Mi aspetto che a portarla avanti sia soprattutto il Movimento 5 Stelle ma che a farla propria sia il Pd se in grado di dimostrare che davvero ha cambiato passo. Infine una sfida per questo governo che ha tutto da guadagnare per la sua credibilità, oltre che per la sua stessa sopravvivenza. Giusto per richiamare la sfida lanciata proprio da te, Nicola: se non ci sono risultati dobbiamo prenderne atto".

Insomma un messaggio chiaro. Senza una decisione definitiva sulla revoca il governo giallo-rosso rischia di salutare. Il presidente Mattarella ha già detto chiaro e tondo che non ci sarà più spazio per altre maggioranze in questa legislatura. Dunque si tornerebbe al voto e visto la salute di M5s e Pd nei sondaggi per le due forze non sembra essere una buona idea. E allora la revoca della concessione ad Austostrade potrebbe subire, questa volta sì, una brusca accelerata.