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Il segretario generale Cisl Liguria: "Possibili 2500 posti di lavoro più l'indotto"
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Dopo lunga attesa la firma per la nomina del commissario unico per Nodo ferroviario di Genova e Terzo Valico da parte del ministero alle infrastrutture è arrivata. Per Genova e la Liguria si tratta di due opere centrali e fondamentali per lo sviluppo economcio della regione. Ora l'obiettivo che istituzioni, mondo industriale e sindacati si danno è quello di accelerare per arrivare nei tempi alla conclusione delle due infrastrutture. Certamente l'avvio dei lavori del nodo ferroviario porterà anche ricadute per quanto riguarda l'occupazione in un settore, quello edile, che negli ultimi anni ha faticato e non poco.

"Dal 2018 al 2019 la Liguria ha perso 175 imprese nel settore edile, secondo gli ultimi dati forniti da Movimprese-Infocamere – spiega Luca Maestripieri, segretario generale Cisl Liguria -. In Liguria c’è fame di lavoro: abbiamo i progetti e in alcuni casi lavori già finanziati, ma anziché dare continuità alle opere e aprire cantieri stiamo qui ad assistere al declino di un settore strategico, mentre gli operai restano senza occupazione e le loro famiglie senza sostentamento. Ci sono oltre 10 miliardi da sbloccare in Liguria per le infrastrutture. Sono risorse fondamentali per dare una scossa non solo al settore edile ma a tutta l’economia ligure. Così ci sarebbero 2500 nuovi posti di lavoro nel settore, più l’indotto".


Il neo nominato commissario Mauceri presto incontrerà altri due commissari di Genova, quello alla ricostruzione del ponte sul Polcevera Bucci e quello dell'emergenza Toti. Mentre il terzo valico prosegue verso il suo completamento il nodo ha urgenza di sbloccarsi anche per dare fiato a tutto il settore. “Da uno studio da noi realizzato insieme a Uniontrasporti – prosegue Maestripieri -, è emerso che la realizzazione del solo Nodo Ferroviario potrà garantire alla nostra regione ricadute sull’indotto per 470 milioni. Tutta la Liguria ha bisogno di un piano ad hoc con un cronoprogramma preciso. Senza le infrastrutture la nostra regione muore: bisogna fare in fretta, a maggior ragione considerato l’isolamento che stiamo vivendo da tempo”.


I lavori per la realizzazione dell'opera sono rimasti bloccati per due anni a causa dell'avvenuta risoluzione del contratto con la società Astaldi che aveva precedentemente rilevato l’appalto del consorzio Eureca entrato in liquidazione. Ora la presenza del commissario dovrebbe velocizzare tutti i passaggi burocratici. “Bisogna dare occupazione ai tantissimi edili liguri colpiti da questa crisi - spiega Andrea Tafaria, segretario generale Filca Cisl Liguria - La situazione è sempre più complessa, ma è nostra intenzione continuare a lavorare affinché la clausola sociale diventi la regola e non più l’eccezione, a partire proprio dal Nodo Ferroviario, opera per la quale chiederemo alla nuova azienda che proseguirà i lavori di dare continuità occupazionale agli oltre 70 operai Astaldi ed ex consorzio Fer.Gen. rimasti senza lavoro a causa del blocco del cantiere”.