cronaca

Alla cerimonia in onore del 'Giusto tra le Nazioni' anche la senatrice Liliana Segre
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Sarà dedicata anche al villanovese Andrea Schivo, già Medaglia d’oro al merito civile e 'Giusto tra le Nazioni', una delle 28 pietre d’inciampo che saranno posate a Milano in questi giorni. L'installazione commemorativa sarà posta davanti al carcere di Milano di San Vittore, in Piazza Filangieri, 2. La guardia carceraria ligure è così ricordata fra le vittime innocenti deportate nei campi di concentramento e di sterminio.


Il 21 gennaio, alle 11, sempre a Milano, davanti alla rotonda della casa circondariale, si svolgerà anche una cerimonia di commemorazione a lui dedicata a cui ha assicurato la presenza la senatrice Liliana Segre, presidente onorario del Comitato Pietre d'inciampo Milano e a cui sono stati invitati il sindaco di Villanova d’Albenga Pietro Balestra, il Vice Sindaco, Paolo Cha, l'Assessore Franco Scrigna e una delegazione del comune di Villanova d'Albenga formata fra l'altro dai giovani consiglieri Gaia Pellegrino e Filippo Morbelli e dal funzionario comunale Rino Ferrari. L'evento è organizzato da Associazione CPIA 5 e da Costituzione Viva.


Il nome di Schivo va ad aggiungersi alle 90 pietre posate a Milano per non disperdere il ricordo delle persone vittime della ferocia nazi-fascista. Schivo, nato a Villanova d’Albenga nel 1895, arrestato nel luglio 1944, fu assassinato a Flossembürg il 29 gennaio del 1945.


“La sua unica colpa fu l’umanità con cui prese a cuore la sorte di alcuni carcerati ebrei imprigionati nella sezione gestita direttamente dalle SS. Un esempio luminoso di altruismo fatto di eroici piccoli gesti quotidiani che gli sono costati la vita, ma che ancor oggi ci ricordano l’importanza di sentimenti come la pietà verso chi è vittima di ingiustizie. Siamo onorati di poter ricordare la figura di Schivo davanti ai cittadini Milanesi: ha dato lustro alla nostra comunità e ben rappresenta l’indole e il senso di solidarietà che da sempre caratterizza la nostra Villanova dove, dalla guerra ad oggi, sono sempre stati tanti gli esempi di altruismo ed aiuto realizzati in silenzio e in puro spirito di fratellanza” spiega il sindaco Pietro Balestra.


Andrea Schivo aveva combattuto nella Grande Guerra, era stato ferito sul fronte del Piave. Venne assunto come agente di custodia ad Imperia e successivamente a Milano, presso il carcere di San Vittore proprio per meriti di guerra. Dopo l’8 Settembre 1943, fu assegnato alla sezione gestita direttamente dalle SS, braccio dei detenuti ebrei.


Nei limiti delle sue possibilità, procurava cibo ai detenuti affamati e trasmetteva messaggi agli amici e ai parenti dei prigionieri. Fu scoperto, tra fine giugno ed inizio luglio, quando fu trovato un osso di pollo in una cella occupata da ebrei. Venne così arrestato e rinchiuso in cella. Il 17 agosto 1944 fu trasferito a Bolzano e da qui, con il “Trasporto 81” fu deportato a Flossenbürg, dove morì il 29 gennaio 1945.