Secondo alcuni dei club che appoggiavano il candidato alternativo Gaetano Micciché, Ferrero non avrebbe potuto partecipare al voto, in quanto tuttora inibito per la vicenda dei fondi girati dalla Sampdoria ad altre società del suo gruppo nel quadro dei lavori a Bogliasco. Dal Pino è stato eletto con 12 voti, uno in più del minimo necessario, contro i 7 riportati da Micciché mentre il Milan ha votato scheda bianca.
La partecipazione di Ferrero al voto, non vagliata preventivamente né da se stesso né dal segretario di assemblea e neppure dagli altri votanti, potrebbe essere sindacata alla luce delle stesse norme Figc. Infatti il codice di giustizia sportiva prescrive all’art. 9 che il soggetto inibito può svolgere esercizio di voto relativamente a questioni di natura patrimoniale all’ordine del giorno, fattispecie diversa dall’elezione di un presidente. Inoltre si dispone a carico dell’inibito «il divieto di rappresentare la società di appartenenza in attività rilevanti per l’ordinamento sportivo nazionale e internazionale», fattispecie in cui sembra collocarsi appieno un’assemblea elettiva. Non è improbabile che alcuni dei club sconfitti (tra cui Juventus, Inter e Torino oltre a Sassuolo, Bologna, Fiorentina e Cagliari) decidano di avviare la procedura per rendere nulla l’elezione di Dal Pino, voluta appunto dal cosiddetto “partito Lotito” che raggruppa, dietro il presidente della Lazio, anche le due genovesi, Atalanta, Lecce, Napoli, Parma, Brescia, Roma, Spal, Udinese e Verona). Non è un caso che ad avanzare i primi dubbi ci sia anche il “Corriere della Sera”, il cui editore è il patron torinista Urbano Cairo.
12° C
LIVE
IL COMMENTO
-
Franco Manzitti
Sabato 08 Novembre 2025
-
Stefano Schiaparelli*
Venerdì 07 Novembre 2025
leggi tutti i commentiC’era una volta... Grandi opere, freni e ritardi
La valorizzazione dei beni culturali di Unige: verso la creazione del Sistema Museale di Ateneo