Un albanese, accusato di aver messo a segno due rapine a Genova, ha confessato di averle fatte perché il figlio più piccolo, in Albania con la mamma, ha necessità di un trapianto. "Io sono clandestino e lavoro in nero come muratore -ha spiegato questa mattina davanti al gip- e con quel poco che guadagno non riesco a mandare soldi a casa". Il gip, nonostante questa giustificazione, ha respinto la richiesta di arresti domiciliari, per cui l'albanese è tornato in carcere.
Cronaca
ALBANESE CONFESSA RAPINE: "HO FIGLIO MALATO"
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