Nuovo interrogatorio per Gregorio Fogliani, il re dei buoni pasto arrestato a luglio nell'ambito dell'inchiesta sul crack da oltre 325 milioni della società Qui!Group. Fogliani, difeso dall'avvocato Giuseppe Iannaccone, è stato sentito per oltre quattro ore dall'aggiunto Francesco Pinto e dal sostituto Patrizia Petruzziello. Agli investigatori ha ribadito la sua estraneità, dicendo che le responsabilità del dissesto sarebbero dei collaboratori. L'inchiesta era deflagrata la scorsa estate. In carcere oltre a Fogliani erano finiti i due suoi più stretti collaboratori (Rodolfo Chiriaco e Luigi Ferretto), mentre la moglie Luciana Calabria e le figlie Serena e Chiara erano finite ai domiciliari. Le accuse, a vario titolo, sono di bancarotta fraudolenta, truffa ai danni dello Stato, riciclaggio e autoriciclaggio. I finanzieri avevano sequestrato beni mobili e immobili e quote societarie per 80 milioni di euro, compreso le mura del Moody.
Secondo l'accusa, Fogliani insieme ai familiari e ai collaboratori, avrebbe dirottato i proventi della Qui!Group alla societa' "in salute" Azzurra, definita 'il pozzo'. La famiglia avrebbe usato i soldi per spese di lusso.
11° C
LIVE
IL COMMENTO
-
Franco Manzitti
Mercoledì 17 Dicembre 2025
-
Luigi Leone
Lunedì 15 Dicembre 2025
leggi tutti i commentiPrima del cantiere "uno", prima del tunnel. Qualche domanda da non evadere
Genova, se “l’amichettismo” fa proseliti a Palazzo Tursi