
"E' una proposta inaccettabile che, ancora una volta, ricade in particolare sulla nostra città che ha già pagato un prezzo altissimo alla riorganizzazione quando, nel 2014, tutti i 49 dipendenti hanno perso l'occupazione a seguito della chiusura del centro stampa di San Biagio. Occorre fare l'impossibile affinché il gruppo ritorni sui propri passi e decida di trattare con il sindacato per soluzioni sostenibili per l'occupazione e per garantire l'uscita del Decimonono", ricorda il segretario generale della Slc Cgil, Fabio Allegretti.
L'assemblea dei lavoratori ha deciso di coinvolgere nuovamente sindaco e presidente della Regione, chiedendo un'azione più incisiva nei confronti del gruppo editoriale, "che non può disimpegnarsi in questo modo nei confronti di tutta la comunità genovese e ligure".
La vertenza vede coinvolti 121 poligrafici a livello nazionale, di cui 27 nel capoluogo ligure. Per la Fistel Cisl “rimane prioritario il mantenimento delle attività su Genova, sia operativo che amministrativo".
IL COMMENTO
Il Vangelo di Matteo 25 e l’eredità di Papa Francesco
Le BR rapiscono Mario Sossi e Genova entra nell’incubo terrorismo