cronaca

Due provvedimenti cautelari emessi nei confronti di 51 persone
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Secondo quanto ricostruito dagli investigatori della squadra mobile di Genova, le otto persone arrestate nell'inchiesta della Dda di Napoli, avrebbero messo a segno diversi colpi a Genova, Sanremo e Savona tra novembre 2015 e l'aprile 2016. La tecnica usata partiva con una telefonata da una persona che si trovava quasi sempre a Napoli, alla potenziale vittima; nella conversazione il "telefonista" si fingeva un avvocato o un appartenente alle forze di polizia.

L'uomo, nel corso della chiamata,
riferiva all'anziano che il figlio o parente prossimo era stato arrestato a causa di un incidente stradale di cui era responsabile, chiedendo così una somma di denaro, o l'equivalente in preziosi come "cauzione" necessaria al pagamento immediato di una multa per far liberare il congiunto; infine diceva che un suo incaricato si stava recando presso l'abitazione del raggirato per ricevere la somma o i beni.

Nelle provincie di Napoli e Milano, e in Spagna, si è svolta un'operazione dei carabinieri del Comando provinciale di Milano che hanno eseguito due provvedimenti cautelari emessi dal gip del Tribunale di Napoli, su richiesta della Dda partenopea, nei confronti di 51 persone, ritenute a vario titolo responsabili di associazione per delinquere finalizzata alla truffa in danno di persone anziane, con l'aggravante per 14 di loro di favorire il clan camorristico "Contini".