Il procuratore di Genova Francesco Cozzi ha incontrato i nuovi vertici di Autostrade per l'Italia in procura la scorsa settimana. "Un incontro positivo, che dimostra il cambiamento di passo della società, ma che ovviamente nulla c'entra con l'indagine", sottolineano dalla procura, circa l'indagine sul crollo del ponte e sui falsi rapporti per la sicurezza dei viadotti. "Ci è stata comunicata la volontà di maggiore trasparenza e di fare controlli sullo stato delle infrastrutture estesi e approfonditi, affidati a enti terzi. Apprezziamo e ci fa molto piacere", spiega Cozzi. "Aspi ha mostrato la volontà di seguire una strada più rispettosa dei controlli che vanno fatti per garantire la sicurezza delle opere. Valuteremo con interesse i nuovi rapporti che ci invieranno. Siamo contenti anche perché ci tolgono da un ruolo di controllo che non spetta a noi", prosegue il capo dei pm.
La procura aveva inviato a dicembre una serie di rilievi al ministero delle Infrastrutture dove segnalava alcune criticità su viadotti. I rapporti dei consulenti dei pm erano nati anche in base all'inchiesta sui falsi report. Da quell'indagine, costola della inchiesta madre sul crollo del ponte Morandi e che a metà settembre ha portato a tre arresti domiciliari e a sei interdizioni, era emerso che i tecnici di Spea avrebbero falsificato i rapporti su pressioni dei vertici di Autostrade per evitare chiusure o limitazioni al traffico.
16° C
LIVE
IL COMMENTO
-
Stefano Schiaparelli*
Mercoledì 12 Novembre 2025
-
Luigi Leone
Lunedì 10 Novembre 2025
leggi tutti i commenti40 anni di ricerche italiane in Antartide, la prima partì da Genova
Dalla gigafactory di Genova a Urso, Brunetta & C: Meloni ha un problema