Mentre i professionisti sono al lavoro per trovare un'intesa sulla cessione della Sampdoria, la situazione della squadra, ancora a zero punti in classifica dopo tre giornate di campionato, fa preoccupare anche Massimo Ferrero, che oggi era a Genova e ha trascorso il pomeriggio a lavorare in sede, sorvegliata con discrezione da due uomini della Digos, sinché il presidente non è uscito per tornare in albergo, dove trascorrerà la notte.Il presidente della Sampdoria è intenzionato ad "accorciare" i tempi della lettera di intenti con il Gruppo Vialli, che scade ufficialmente il 30 settembre prossimo e vorrebbe concludere la trattativa, in un senso o nell'altro, entro la prossima settimana con l'intento di riportare serenità attorno a Di Francesco e ai giocatori.
Ferrero, che venerdì tra l'altro saprà se dovrà essere processato per presunta distrazione fondi dalla Sampdoria oppure se il procedimento nei suoi confronti sarà archiviato, nel salotto della Ventura aveva fissato il prezzo in 100 milioni ma l'ìimpressione è che con l'approssimarsi del redde rationem con i potenziali acquirenti, di fronte ad un'offerta formale e vincolante, potrebbe anche scendere sino ad accettare una cifra compresa tra gli 80 e i 90 milioni di euro. In questa direzione un ruolo importante potrebbe svolgerlo ancora l'ex presidente Edoardo Garrone, i cui rapporti con Ferrero negli ultimi tempi si sono raffreddati.
In caso contrario - ovvero in presenza di un'offerta al ribasso - Ferrero chiuderebbe definitivamente le porte all'operazione con una settimana di anticipo sui tempi previsti. Il tempo, insomma, non è ancora scaduto ma sta per scadere. Anche e soprattutto per il bene della Sampdoria.
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