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"C'è bisogno, per stabilizzare questo governo, di dargli una capacità riformista"
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La parlamentare ligure Raffaella Paita, già candidata governatrice alle Regionali, lascia il Partito Democratico per seguire la nuova avventura di Matteo Renzi. Una scommessa che il futuro che racconta a Primocanale.

Paita perché ha scelto di seguire Renzi?

Credo che ci sia bisogno, per stabilizzare questo governo, non per metterlo a rischio, di dargli una capacità riformista. Dobbiamo fare in modo che quel governo faccia bene. Per farlo dobbiamo aiutare questo governo a fare in modo che si trovino nuovi posti di lavoro, che si risolvano i problemi dello sviluppo e della mobilità per esempio.

C'è chi dice che questa manovra indebolisca più il Pd che Salvini.
Non capisco la sequenza logica di questo ragionamento. Matteo Renzi ha fatto nascere questo governo, ha evitato che Salvini avesse pieni poteri, perché dovrebbe lavorare per indebolirlo? Sono dell’idea che è esattamente il contrario, lo dimostreremo nei fatti.

Come si sente a lasciare il Pd dopo tanti anni.
È un pezzo della mia storia, della mia vita, lo vivo con drammaticità e dolore. Non si lascia mai volentieri la propria comunità. Io non l’ho fatto neppure quando una parte della mia comunità ha contribuito a farmi perdere le elezioni regionali.

E' stata lei a chiamare Renzi per confermare la sua adesione al progetto?
Non c’è stato bisogno di un incrocio di telefonate. Quando ho visto il gesto di responsabilità e coraggio di Matteo Renzi sulla nascita del governo con i 5 stelle non ho avuto dubbi. Il mio percorso di cambiamento e di rinnovamento del PD è iniziato con Matteo Renzi, penso che sia coerente proseguire questo percorso

Cosa cambia in vista delle prossime elezioni regionali in Liguria, i renziani si sposteranno verso il centro? Crede possibile una alleanza con Forza Italia?
Escludo categoricamente una alleanza con chi ha portato questa regione allo sfascio. Credo che dobbiamo essere molto chiari. Rispetto all’alleanza con i 5 stelle ho già detto che preclusioni ideologiche non c’erano. Se ci sarà coerenza programmatica, se potremo portare nell’agenda di sviluppo della Liguria, temi come lo la realizzazione di infrastrutture strategica, l’interlocuzione può essere aperta a tutti. E’ chiaro che non possiamo rinunciare ai nostri valori.

Esclude un'alleanza con Toti ma non la esclude con Forza Italia...
Non sto confermando una alleanza con Forza Italia. Al contrario. Penso che possiamo essere interlocutori anche di una area moderata, ma che si riconosca nei valori di sinistra. Escludo che ci siano alleanze con Forza Italia, ma penso che si possa interloquire con tutte le persone anche quelli che in passato possono aver avuto esperienze e valori o condiviso una idea di avere un riferimento nella rivoluzione liberale. Questo è un partito che ha una sua vocazione autonoma dentro il centro sinistra in maniera inequivocabile.