cronaca

Parla Stefano Salvetti, coordinatore delle associazioni dei consumatori
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 "Una situazione incredibile, per un paese come l'Italia è una cosa inimmaginabile che un'azienda come Trenitalia si sia fatta trovare impreparata a gestire il proprio personale in un momento così importante come i giorni del ponte di Ferragosto". Non usa mezzi termini Stefano Salvetti, presidente ligure di Adiconsum, per descrivere il venerdì da incubo vissuto da turisti e pendolari in Liguria. Ventitré treni cancellati, molti altri in ritardo rispetto alla tabella di marcia, con i turisti allibiti, spaesati e arrabbiati per una situazione ritenuta inaccettabile. Sui social è partita la rabbia per un disservizio che non è purtroppo una novità (LEGGI QUI).


"E' stato creato un danno incalcolabile - aggiunge ancora Salvetti - non solo d'immagine ma anche economico, per di più in un momento importantissimo per tutta la Liguria che punta sul turismo e che è stata in grado di rialzarsi dopo la tragedia di Ponte Morandi". La Regione ha già annunciato che Trenitalia dovrà pagare le sanzioni per quanto accaduto il 16 agosto (LEGGI QUI). C'è infatti un contratto di servizio siglato proprio da Regione e Trenitalia che prevede in caso di disservizio il pagamento di una multa da parte dell'azienda per aver creato un problema a tutti coloro che hanno scelto il treno per muoversi da un punto all'altro della Liguria.

"Il trasporto pubblico in Liguria è una delle cose fondamentali per l'orografia del territorio - aggiunge ancora Salvetti -, Trenitalia è una grande azienda capace di siglare accordi anche in Inghilterra ma quando si tratta di pendolari, quindi la realtà che rappresenta l'80% dei trasporti tra turisti e pendolari, troviamo un'azienda impreparata. Così non si aiuta la gente a usare i mezzi di trasporto pubblico ma al contrario li si invoglia a usare l'auto e questo non va bene".  E su come fare che in futuro casi del genere si ripetano il presidente di Adiconsum è chiaro: "Prima di tutto ora la Regione adotterà le misure sanzionatorie presenti nel contratto, poi serve un tavolo tra Regione, Trenitalia e Adiconsum per far sì che si metta a punto un sistema collaudato utile a evitare il ripetersi di casi simili" conclude Salvetti.