"Come nazione non possiamo buttare a mare la nostra forza. Dobbiamo avere coraggio e necessità di ritrovarla. Vogliamo giustizia. Se manca giustizia, uno Stato democratico non ha senso", ha detto Egle Possetti, rappresentante dei familiari delle vittime di ponte Morandi, intervenendo alla cerimonia di commemorazione nel girono dell'anniversario.
"Abbiamo perso un pezzo del nostro cuore, che non ci potrà più essere restituito. La loro è stata una morte assurda che non possiamo rassegnarci ad accettare. Stiamo sopravvivendo da un anno e vorremmo tornare a vivere ma è come una montagna da scalare. Non possiamo più pensare di abbracciarli e vedere il loro sorriso. Quanto accaduto è inaccettabile. Per la loro memoria dobbiamo accertare la verità", ha aggiunto la rappresentante dei familiari delle vittime.
"Come cittadini non possiamo accettare che eventi di questo genere possano accadere. Non possiamo restare inermi, chiediamo un segnale concreto affinché i cittadini possano sentirsi tutelati."Chiediamo con grande forza la modifica delle norme affinchè i processi siano brevi e le famiglie possano trovare pace. Crediamo che nessun reato grave come questo possa essere prescritto. Chiediamo ai cittadini di essere vigili, di tenere viva la coscienza civile per stimolare le azioni concrete della classe politica. La parola principale del nostro paese deve essere prevenzione". Ha concluso così il suo intervento Egle Possetti.
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Ponte Morandi, i familiari delle vittime: "E' una montagna da scalare, vogliamo avere giustizia"
Parla la rappresentante dei familiari delle vittime
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