cronaca

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Due aggressioni in due giorni al pronto soccorso dell'ospedale Galliera "sono la definitiva conferma della gravità della situazione sulla sicurezza, già ampiamente denunciata", lo afferma il consigliere regionale del Pd Pippo Rossetti che invita l'assessore regionale alla sanità Sonia Viale a compiere "un intervento urgente per mettere in sicurezza il personale". "Dispiace che l'assessore Viale ogni volta che si verifica un problema la butti in politica, invece di dare delle risposte".


Rossetti sottolinea delle inesattezze nelle affermazioni fatte dall'assessore. "La delibera del Diareu (Dipartimento Interaziendale Regionale di Emergenza e Urgenza) non prevede come membri i primari dei pronto soccorso, come da lei dichiarato. Ne fanno parte un primario ortopedico, un coordinatore anestesista, un primario del 118, il dottor Paolo Cremonesi per i rapporti tra ospedale e territorio, ma non in qualità di primario. Solo dopo le nostre proteste i primari dei pronto soccorso sono stati invitati a partecipare alle riunioni. Inoltre, non ci risulta che ci siano stati un ordine del giorno, una discussione o una delibera su questo tema, tramutato nel frattempo in allarme.

Dopo quattro anni è legittimo chiedere quali provvedimenti sono stati presi per mettere in sicurezza gli operatori che quotidianamente denunciano offese, minacce e, com'è successo ancora due notti fa e la notte scorsa, casi di violenza su persone e cose. E Rossetti aggiunge: "L'assessore Viale è sempre male informata. La guardie giurate private del Galliera non stazionano al pronto soccorso ma prestano servizio su tutto il nosocomio, controllando i reparti e la chiusura di tutti i varchi. Infatti non sono intervenute in nessuno di questi due casi recenti. Anche se Viale assicura di avere preso provvedimenti sulla sicurezza del personale, basta parlare con un operatore per capire che le condizioni di lavoro da questo punto di vista sono inaccettabili e i provvedimenti sono inadeguati. Tiri fuori i verbali sulle ultime azioni decise per rendere il servizio di pronto soccorso degno del suo nome", conclude Rossetti.