Le rutilanti cartoline da Ibiza, lussuoso divertimentificio estivo, chiariscono più di ogni nota formale come Ferrero ritenga ormai archiviata la trattativa per la cessione della Sampdoria e si dedichi ostentatamente alle vacanze, in una località inaccessibile ai comuni mortali. Le traversie della Eleven Finance, società del gruppo esposta per 52 milioni con i creditori, vengono evidentemente considerate non solo superabili, ma anche compatibili con la prosecuzione dell’esperienza genovese, senza alcuna dismissione.
In attesa che il Viperetta – atteso anche dall’udienza preliminare del procedimento per distrazione di fondi della Sampdoria, a Roma il 20 settembre – auspicabilmente trovi la liquidità necessaria per stabilizzare il suo gruppo, senza rinunciare né alla Sampdoria né alla catena di sale cinematografiche, potrebbe essere il gruppo Vialli a contribuire a chiarire una volta per tutte la situazione.
Da quando è cominciata la trattativa, alla fine dello scorso anno, la cordata Dinan-Knaster si era fatta ufficialmente viva soltanto con un comunicato, diffuso lo scorso 11 giugno, in cui annunciava la revoca della proposta di acquisto: in realtà una mossa tattica, nel tentativo di modificare i rapporti di forza.
Se all’inizio della prossima settimana, come ormai pare quasi scontato, non sarà arrivato alcun ripensamento da parte della proprietà, il gruppo Vialli è intenzionato a prendere nuovamente posizione, con un comunicato di definitiva rinuncia, dettagliato fino a chiarire sia i termini dell’offerta rifiutata, sia ruolo e portata di tutti i soggetti che a vario titolo hanno fin qui fatto – invano - da mediatori e facilitatori.
Di fronte a non improbabili prese di posizione dei creditori, la condizione critica della Eleven Finance potrebbe riverberarsi anche sulla Sampdoria, società sanissima e anzi di grande liquidità, pezzo pregiato del gruppo.
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