cronaca

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Dunque anche a Genova nasce un movimento calendiano. Lo racconta il Decimonono in un documentato articolo. Nasce con radici nel Pd, appoggi piu’ a destra che a sinistra e sostenitori piu tra i soci del circolo del wist che tra gli iscritti all’Anpi.


Niente di male, niente di strano. Lo sostiene anche il sanguigno Zingaretti che il partito “se ddeve allarga’” e cosi il partito si allarga. Anche a Genova.
Curioso che, a pensarci bene non faccia che replicare storie frequenti e antiche come la ricetta della panera della  cremeria Buonafede. I borghesi hanno ribrezzo della nuova destra, soprattutto del leghisti, cosi’ volgari. Il Pli non esiste piu’ da tempo. La Dc progressista manco. Quindi? L’unica speranza e’ nel Pd “che se ddeve allarga’” 


Da che parte? Uno si chiede.
Da qualunque, purche’ s’allarghi. Meglio verso i Moderati. Ecco allora che scaldano i motori i Soliti, coloro che fanno fremere di entusiasmo i quartieri proletari di Albaro e Castelletto dove il Pd ha le sue salde roccacoforti.
Piu’ facile dialogare a Albaro che a Certosa. 


Scommettiamo che nei nuovi calendiani troveremo i Soliti? Quelli, per intenderci che hanno gia’ avuto fremiti passati per questo modello di  iniziative, l’ultima che ricordo era il movimento cui aderiva il giornalista Giannino, ma, passando per Monti, che almeno era piu’ solido, possiamo risalire al primo periodo post Tangentopoli con un po’ di esercizi della memoria e ritrovare altri esempi.


Per un po’ ho immaginato che a Genova fiorissero le “scignuette” (come le chiama il  politologo Pellizzetti) a imitazione delle “madamin” torinesi. Invecece ecco i Soliti.
Cosi’ anche a Genova il Pd ritrova il suo popolo. Ogni nuova iniziativa anche politica e’ segnale di vitalita’ quindi, tanti auguri!