
Si tratta della più intensa ondata di caldo di questa estate 2019 con temperature sopra le medie. E ce ne siamo accorti. Il personale mobile ferroviario ligure – sia dei treni regionali che degli Intercity – i viaggiatori e i pendolari in Liguria sono alle prese con situazioni di estremo disagio per numerosi guasti alla climatizzazione, ai locomotori e/o alle vetture.
Non è un segreto che parte della flotta sia obsoleta e in via di sostituzione così come non possiamo nascondere il sospetto che la causa principale della climatizzazione fuori uso sia una insufficiente manutenzione che controlli se gli impianti siano carichi, se i compressori funzionino o anche, semplicemente, se gli scarichi dell’acqua di condensa siano puliti per evitare, come succede spesso, che “piova” sulla testa dei viaggiatori.
La pronta manutenzione dei rotabili si aggraverà, poi, sicuramente - almeno per quanto riguarda i treni regionali – a seguito delle intenzioni di Trenitalia di chiudere l’importante sito manutentivo di Brignole, in merito al quale è già stata dichiarata la seconda azione di sciopero.
“Per tutte le ragioni sopra esposte e, allo scopo di cercare una soluzione alle criticità descritte, chiediamo – ribadisce Mario Pino, Segretario regionale Fast/Confsal Liguria -, un immediato incontro con i Dirigenti responsabili di Trenitalia, il Presidente della Regione Liguria, l’Assessore regionale ai Trasporti, il Direttore del trasporto regionale, il Direttore della Dplh, il Responsabile Esercizio e Produzione Intercity, la Responsabile RU di Trenitalia Nord Ovest, la Segreteria nazionale Fast/Confsal di Roma e, non ultimo, le Associazioni consumatori e utenti”.
“Riteniamo – incalza il Segretario regionale -, altresì importante e urgente, un confronto con la Regione Liguria per concertare, con tutti le parti interessate, una strategia efficace per non reiterare un’altra estate di disagi ai viaggiatori e pendolari liguri e, non ultimo, un incontro con il Prefetto di Genova per trovare una mediazione e soluzioni all’invivibilità lavorativa del personale mobile nell’ottica di prevenire un conflitto che, in mancanza di positive risultanze, finirà per essere inevitabile”.
IL COMMENTO
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