cronaca

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 Le operazioni di taglio e calo della trave tampone 11, tra le pile strallate 10 e 11 nel cantiere di levante di ponte Morandi, sono iniziate e concluse nel pomeriggio di ieri con successo. Lo comunica l'Ati dei demolitori.

La trave impalcato pesava 750 tonnellate, era lunga 36 metri e larga 18. Le operazioni di taglio, svolte come di consueto tramite filo diamantato, erano iniziate alle 10 di stamattina. Il calo, iniziato alle 16 si è concluso alle 20. Sul versante est del cantiere si inizia ora a procedere con la perforazione delle pile nei punti dove sarà poi collocata la dinamite per la successiva demolizione con esplosivo.


Intanto vanno avanti le prove preparatorie in vista della demolizione con l'esplosivo delle pile 10 e 11, quelle a Est del cantiere dove insistono le case degli ormai ex sfollati. Lunedì prossimo ai Camaldoli dovrebbe tenersi un nuovo test. prova utile per valutare l'effetto della mitigazione della diffusione delle polveri al momento dell'esplosione. Ancora da chiarire se la demolizione avverà in una o due volte.  Quella di lunedì sarà un mix di tecniche, rispetto al primo test non verrà costruita una trincea sul terreno ma sarà costruito artificialmente un muro con delle barriere di cemento. Questo dovrebbe rappresentare l'ultimo test prima dell'esplosione vera e propria.

Ancora manca l'ufficialità della data e della comunicazione ma la decisione sembra ormai presa definitivamente. Prima però andranno abbattutti due palazzi. Il sindaco-commissario Bucci vorrebbe completare l'operazione entro la data del 24 giugno, ma non è detto che il tutto slitti di qualche giorno. Inoltre potrebbe non essere necessario far passare una notte fuori casa agli abitanti delle zone ai limiti del cantiere. Bucci vuole far completare l'operazione (l'esplosione in tutto durerà pochi minuti) nel corso della giornata in modo da far uscire i residenti di mattina e farli tornare in casa in serata.  L'area off limits per tutti sarà nel raggio di 250 metri.