Muore all'età di 70 anni il tre volte campione del mondo di F1 Niki Lauda.
Il pilota austriaco, soprannominato il "computer" per la sua freddezza e capacità di calcolo sia nello sviluppo della macchina sia nella gestione della corsa, da mesi era ricoverato in una clinica in Svizzera per problemi ai reni.
Leggenda della Formula 1, nell'arco della sua carriera Lauda ha vestito i colori di March, BRM, Brabham, Ferrari e McLaren. Con la Ferrari vince il titolo iridato nel 1975 e nel 1977. Nel 1976 sopravvive al tragico rogo del Nurburgring, salvato dall'intervento del collega italiano Arturo Merzario.
L'incidente al GP di Germania cambia la vita di Lauda, a cominciare proprio dal mondiale 1976 quando al Gp del Giappone, non ancora completamente ristabilito, decide di ritirarsi a causa delle proibitive condizioni meteorologiche, lasciando così campo libero a James Hunt che si aggiudica il titolo mondiale.
Nel 1984, questa volta con i colori della McLaren, vince il suo terzo mondiale lottando per tutta la stagione con Ayrton Senna. Dopo la carriera in Formula 1, Lauda si dedica all'altra sua grande passione: il volo, diventando imprenditore e fondando due compagnie aeree. Negli ultimi anni, ritorna nel circus iridato come uomo Mercedes e accompagna la serie di successi colti da Hamilton e la casa tedesca. La morte di Lauda lascia gli appassionati orfani di uno degli ultimi veri "cavalieri del rischio".
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Muore Niki Lauda, addio al cavaliere del rischio
Si è spento in una clinica in Svizzera
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