porti e logistica

Il segretario della Cisl interviene sul tema lanciato con forza da Primocanale
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“A vent’anni dalla firma del protocollo d’intesa, sono passati oltre due mesi da quando è scattato l’allarme sul nodo Ferroviario di Genova con il passo indietro di Astaldi e i lavori nuovamente bloccati. Nonostante questo, il ministro dei trasporti Toninelli non ha ancora indicato e ufficializzato una strada precisa per evitare un nuovo bando di gara che provocherebbe altri due anni di ritardo”.

Lo dice Luca Maestripieri, segretario generale Cisl Liguria
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“Stiamo parlando di un’opera il cui protocollo d’intesa è stato firmato nel 1999: credo che basti questo per capire che non si può più perdere nemmeno un giorno - aggiunge Mestripieri -. In ballo c’è il futuro di 450 lavoratori, tra diretti e dell’indotto, oltre allo stesso destino della Liguria. Senza quest’opera, il Terzo Valico resterebbe soltanto un progetto sulla carta. Il ministero delle Infrastrutture raduni intorno ad un tavolo i soggetti interessati, e si trovi una soluzione. Subito. Non si possono dimenticare i benefici che porterà il Nodo all’Italia e alla Liguria”.


Secondo una stima di Uniontrasporti, infatti, le ricadute sull’economia grazie alla realizzazione dell’opera sarebbero enormi: 2.250 milioni di euro a livello nazionale di cui circa 1.350 sul territorio ligure.
“Sosteniamo la linea del vice ministro Edoardo Rixi che ha parlato di una modifica progettuale da portare al Cipe e che consentirà di unificare la realizzazione del nodo ferroviario di Genova con quella del Terzo Valico in modo da procedere per via straordinaria e recuperare il tempo perso - conclude Maestripieri -. Bisogna farlo e farlo subito”.