Ha chiesto un accosto nel porto di Genova per sabato mattina Bahri Yanbu, la nave cargo battente bandiera saudita sotto i riflettori per il probabile carico di armi da dispiegare, secondo alcune ricostruzioni, alla guerra in Yemen. Viene confermato che trasporta materiale classificato come esplosivo o comunque come parti belliche, ed è in transito: la Bahri Yanbu dunque non imbarcherà o sbarcherà comunque materiale in Italia.
La capitaneria di porto di Genova non ha ancora autorizzato l'accesso della nave, secondo quanto si apprende, in attesa dell'autorizzazione della Prefettura, ma trattandosi di un accosto atteso per sabato sembrerebbe normale che la pratica sia ancora in itinere.
In base al Testo unico di pubblica sicurezza è affidato alla Prefettura il compito di autorizzare anche il solo transito in acque nazionali e nei porti nazionali di materiale bellico.
La notizia dell'arrivo della nave nel porto di Genova, diffusa tra gli altri da Amnesty International e dalla Rete per la Pace, ha già provocato reazioni da parte di diverse realtà.
La Filt Cgil Porti raccogliendo le istanze dei delegati dei lavoratori portuali ha invitato "tutte le autorità competenti a non mettere a disposizione della nave Bahri Yanbu lo scalo di Genova o altri scali sul territorio nazionale".
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