cronaca

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Dopo oltre otto mesi è stata riaperta via Fillak a Genova. La strada chiusa dopo la tragedia del crollo di ponte Morandi era rimasta l'ultima delle quattro principali arterie tra la Valpolcevera e il centro città chiusa.

Sul cantiere lato Est negli ultimi giorni le operazioni per il montaggio delle sei torre di supporto alle pile 10 e 11 si sono concluse. Aster ha installato un impianto luci temporaneo per consentire la riapertura della strada e così la strada di collegamento tra Certosa e Sampierdarena è stata riaperta al traffico. Per ora potranno circolare solo auto e moto. Via Fillak resterà comunque vietata al passaggio pedonale e a quello delle biciclette per ragioni di sicurezza. E nelle prossime settimane comunque la strada subirà nuove chiusure per l'avanzare dei lavori nel cantiere di demolizione. (OGGI TEMPORANEA CHIUSURA DOVUTA AI SENSORI)

"La speranza che questa apertura, seppur a singhiozzo, possa dare un po' di respiro ai commercianti. "Alcuni di loro come la pizzeria, la paninoteca, l'ottico o il negozio di elettrodomestici vivono sul passaggio, quindi è stata l'assenza di macchine a danneggiarli. Gli altri invece hanno subito un duro colpo perché tra tutti gli sfollati e chi ha cambiato zona hanno perso la clientela abituale per loro, aprire la strada o no per loro è uguale", ha spiegato Fabio Papini, assessore al commercio del Municipio Centro Ovest.

"Stiamo aspettando da oltre otto mesi l'apertura di via Fillak, ma la domanda che ci facciamo è per quanto rimarrà aperta. Perché se la chiudono dopo un mese, non capisco quale sia l'utilità", ha commentato Enrico D'Agostino, presidente del comitato Liberi Cittadini di Certosa.


GLI INTERVENTI: 


Marco Bucci, sindaco di Genova e commissario alla Ricostruzione: "Questa giornata non ha solo un valore simbolico ma reale perché la strada è aperta e questo è ciò che tutti volevano. Questo per me è un grosso segnale, perché ormai abbiamo aperto tutte le strade e quindi la vita deve ritornare come prima, e dobbiamo fare tutto il possibile perché ciò accada. Ci stiamo impegnando e se lo facciamo tutti alla fine ce la facciamo. Riapertura anche per i pedoni? Per adesso abbiamo aperto al traffico ma tra qualche giorno, vedremo se possiamo aprire anche agli altri. Per adesso passano solo i veicoli per un motivo prudenziale, anche perché la zona rossa è ancora attiva, ma spero che presto si possa aprire a tutti. Non appena avremo la conferma di tutte le pile in sicurezza penso che sarà possibile aprire a tutti".

Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria e commissario all'Emergenza: "Manifestanti? Capisco il loro disagio ma francamente non capisco per cosa si possa protestare, non credo che mai una zona colpita da una tragedia come questa sia arrivato un dispiegamento di aiuti tale. Domani si apre anche il tavolo Pris per i risarcimenti di chi vive accanto alla zona rossa, poi chi vuole protestare siamo in democrazia e fa bene a protestare. Però credo che tanti cittadini di questo Paese non abbiano avuto la stessa attenzione. Sta lavorando tutta l'amministrazione per questo e già le prime aziende sono state risarcite nei giorni passati".

Edoardo Rixi, viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti: "Speriamo che i lavori per la ricostruzione di Ponte Morandi possano procedere spediti, in modo che questa riapertura non serva solo al quartiere ma sia di speranza per tutti. Speriamo che dopo questa apertura si possa definitivamente far ritornare alla normalità la val Polcevera. Esplosivo? Secondo me è la cosa più sensata e mi auguro che nessuno sia contrario perché credo che far correre il rischio a chi deve lavorare a un'altezza di 90 metri per 6 o 7 mesi non abbia senso. Chiudere la zona e in pochi minuti fare operazioni per le quali sarebbero necessari mesi è anche a salvaguardia dell'incolumità pubblica e della salute dei cittadini. Nell'altro modo la vedo molto più lunga e costosa. Forse a qualcuno conviene che i lavori durino tanto ma credo che da questo punto di vista questa ipotesi sarebbe la più sensata".