salute e medicina

Per dimostrare gli effetti benefici dell'attività fisica e sportiva
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Durante i miei tre anni di dottorato in Neuroscienze delle Attività Motorie e Sportive presso l’Università di Genova, ho partecipato, per interesse personale, alla manifestazione podistica della Mezza Maratona. L’evento, visto da runner, mi ha sempre affascinato per la ventata di freschezza e allegria che travolgeva l’intera città, coinvolgendo professionisti (impegnati nei 21 km), corridori amatoriali (13 km), e intere famiglie con bambini al seguito (3.5 km).

Parallelamente, i progetti di ricerca del nostro gruppo, guidato dal prof. Marco Bove e in stretta sinergia con l’Associazione Italiana Sclerosi Multipla (AISM) e la sua Fondazione, per la quale ora lavoro, stanno apportando evidenze sugli effetti benefici dell’attività fisica e sportiva in persone con patologie neurologiche come la sclerosi multipla (SM). Per questi motivi, ci è sembrato fin da subito che un evento della portata della Mezza di Genova, per di più organizzato nella nostra città, sede nazionale di AISM, potesse e dovesse rappresentare un’opportunità per sensibilizzare la comunità su questi temi.

Sfruttando la proposta della A.S.D. Peralto, organizzatore dell’evento, di partecipare come AISM al Charity Program abbiamo voluto, oltre che raccogliere fondi da destinare alla Sezione AISM di Genova per le attività di benessere che organizzano per le persone con SM, invitare alcuni ragazzi con SM a correre insieme a noi: chi, già coinvolto da tempo in gruppi di maratoneti, farà i 21 km; chi, alle prime armi, si cimenterà nei 13 km; chi, andando oltre i limiti imposti dalla malattia, farà i 3.5 km!


Un percorso non ha più valore di un altro. Se la pratica sportiva agonistica è per pochi e quella puramente ludica per tutti, è importante che ognuno trovi l’attività migliore per sé, nelle modalità, tempistiche e intensità che possano realmente incidere sulle funzioni motorie, cognitive e psicologiche dell’individuo grazie agli stimoli fisici, emotivi e relazionali che essa comporta.

*Luca Pedullà - Ricercatore FISM presso il Centro Riabilitazione AISM Liguria