cronaca

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Ci vorrà ancora qualche mese ma l'Hennebique, l'imponente edificio in cemento armato che si affaccia sullo specchio d'acqua di Santa Limbania, nel cuore del porto di Genova, sembra aver finalmente imboccato la strada per una nuova vita.

È stata presentata questa mattina in Regione Liguria, la scheda tecnica sulla cui base l'Autorità di sistema portuale darà via nei prossimi giorni alla manifestazione di interesse per quello che è stato lo storico silos granaio di Genova. Nel complesso, si tratta di oltre 40.000 metri quadrati di spazi, suddivisi su sei piani, per un totale di 220.000 metri cubi e abbandonati da una cinquantina d'anni.

Dopo oltre un anno di lavori, tra Regione, Comune, Sovrintendenza e Università, il bando dovrebbe essere pubblicato il 30 marzo, ma potrebbe volerci anche qualche in giorno in più. Dopodiché, la parola passerà al mercato, con gli investitori che avranno almeno due mesi di tempo per presentare la propria idea di riqualificazione.

Difficile dire quando sarà necessario spendere per dare una nuova veste all'opera inaugurata nel 1901, ma si parla di un ordine di grandezza attorno ai cento milioni. Incerta è anche la durata della concessione che dipenderà, in ogni caso, dagli investimenti proposti: il Comune parla di 90 anni, l'Autorità portuale non vorrebbe superare i 50. Della riqualificazione dell'Hennebique si discute fin dal 1992, ovvero dalla riqualificazione del Porto Antico per le Colombiane. Le ultime manifestazioni di interesse sono andate tutte a vuoto, anche per esigenti vincoli all'utilizzo pubblico della struttura liberty.

Ora, però, le cose sembrano essere cambiate. I vincoli della Sovrintendenza riguardano solo tre facciate su quattro e le antiche celle granarie. Inoltre, le maglie delle destinazioni d'uso si sono allargate al punto di fissare l'unico limite per le strutture commerciali, che potranno interessare al massimo il 10% della superficie. "E' evidente che per noi sarebbe meglio ricevere un'offerta unica- spiega il presidente dell'Authority e proprietario dell'edificio, Paolo Emilio Signorini- ma saranno ammesse manifestazioni di interesse anche solo per alcuni parti dell'edificio, vista la sua rilevanza. Ci aspettiamo una discreta risposta da parte del mercato. Abbiamo accumulato tutte le informazioni necessarie perché si possano formulare proposte di investimenti ragionevoli: meno vincoli rispetto al passato ma soprattutto più chiari perché il manufatto è molto complesso ed è importante capire come intervenire all'interno".

Per il governatore ligure, Giovanni Toti, si tratta di "un'operazione che la città' aspetta da molti decenni. E' stato fatto un lavoro straordinario: il dialogo importante tra le pubbliche amministrazioni ha fatto si' che oggi sappiamo esattamente che cosa possiamo fare dell'Hennebique, con regole chiare e destinazioni d'uso chiare, che sono il pre-requisito perché possa andare sul mercato e trovare imprenditori pronti a investire su un altro pezzo di quello che sta diventando il più importante porto crocieristico del Mediterraneo".

L'obiettivo del sindaco Marco Bucci è "fare dell'Hennebique un grande palazzo che unisce la città al mare. La posizione è strategica: serve ai genovesi, ai turisti, ai croceristi. Chi viene a Genova dal mare, la prima cosa che vede di fronte a sé è l'Hennebique, quindi deve essere una cosa bellissima".