Prima la presa di posizione del comitato sfollati amareggiato per la presunta riduzione di fondi raccolti a loro destinati, ora la presa di posizione del comitato licenziati della zona rossa. Il crollo del ponte continua a far discutere. "Premesso che ogni comitato e' libero di agire nel modo che ritenga opportuno - scrive il portavoce Marco Trucco - sono a precisare,come presidente comitato lavoratori zona rossa che ad oggi non tutti siamo stati ricollocati, chi lo è stato è a tempo determinato e ben 7 lavoratori sono a casa in attesa di una sistemazione lavorativa. Non solo. Anche la richiesta espressa dal consiglio comunale del 30 ottobre con votazione all'unanimità per un risarcimento di 36 mensilità a nostro favore da parte di autostrade è rimasta al momento senza risposta. Per questo e solo per questo dobbiamo ancora tenere alta l'attenzione su di noi attraverso i mass media".
Poi la puntualizzazione.
"È però nostra ferrea convinzione - conclude Trucco - oltre che un gesto dovuto verso gli altri danneggiati dal ponte ,che una volta risolti i nostri problemi generati da quanto accaduto il 14 agosto 2018, venga meno il nostro diritto di manifestare e farci sentire dalle istituzioni. A quel punto,oltre al forte rammarico per quello che ci è accaduto , sarà doveroso ringraziare tutti per quanto ottenuto e voltare pagina".
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