cronaca

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 "E' confermato, la pila 8 di ponte Morandi verrà demolita con l'uso dell'esplosivo" così l'ingegnere Alberto Iacomussi, di Ipe Progetti, una delle ditte chiamata alla demolizione del viadotto crollato lo scorso 14 agosto e che ha causato la morte di 43 persone. "Inizieremo a fare delle perforazioni sulle colonne poi mineremo le stesse e quando sarà il momento la pila scenderà in modo verticale, sarà di fatto un'implosione" ha precisato ancora Iacomussi.


La data ancora è top secret ma secondo quando si apprende sarà un sabato. E' fissato infatti per il 4 marzo il prossimo incontro della commissione esplosivi che si è riunita ieri in prefettura a Genova. In quel vertice verranno valutati e messi a punto tutti i dettagli dell''operazione esplosivo'. I giorni maggiormente indicati sono quelli di sabato 9 marzo o in alternativa il successivo sabato 16. Il tutto durerà circa tre minuti, l'esplosione in sè appena 3 secondi.

Per ragioni di sicurezza verrà creata un'area off-limits di circa 250 metri quadri. Via 30 Giugno e via Perlasca saranno chiuse. Mentre dovrebbe restare aperta al traffico corso Perrone.  L'esplosivo verrà usato anche per le pile 10 e 11, quelle cioè dal lato Est del viadotto, dove si trovano le case di via Fillak e via Porro. Mentre per tutte le altre del lato Ovest il progetto di demolizione prevede lo smontaggio.


I tecnici della Siag dovranno relazionale sull'onda d'urto che l'utilizzo dell'esplosivo produrrà a carico delle strutture vicine, siano esse quelle dell'ex viadotto in fase di smantellamento sia dei fabbricati. Intanto, sono stati illustrati i primi grafici sulle possibili vibrazioni indotte e quello che mostra l'ipotesi di interventi. Le 'volate', ovvero lo 'sparo' delle mine, saranno con tutta probabilità in successione in modo da far collassare su se stessa la struttura in cemento armato. Cosa questa che produrrà polveri, non solo di silice ma anche di tutte quelle sostanze che sono penetrate nel cemento nei decenni di vita del viadotto. 


Ieri intanto è stata calata a terra la seconda trave 'gerber' di quasi 900 tonnellate di peso.
L'operazione è riuscita senza problemi in tempi più brevi rispetto alla prima trave smontata. "Ogni settimana - ha spiegato il commissario alla ricostruzione Marco Bucci - verrà portata a terra una trave". La prossima, così come ha spiegato l'ingegnere Iacomussi sarà quella tra la pila 5 e la 6 del lato Ovest.