
L'uomo era stato arrestato dopo tre giorni di fuga e aveva confessato l'omicidio. Questa mattina amici e parenti della vittima, questi ultimi assistiti dall'avvocato Giuseppe Maria Gallo, hanno sfilato da piazza De Ferrari fino al tribunale indossando magliette con la foto della donna.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri e dalla polizia, l'uomo era rientrato a Genova dall'Ecuador dopo essere stato via per alcuni mesi proprio perché la situazione con la moglie era diventata insostenibile. Lei lo aveva convinto a rientrare ma i due avevano litigato subito. Gamboa, dopo l' omicidio, era scappato di casa e aveva vagato per la città per due giorni. Era stato fermato a Voltri in stato confusionale. "Lei mi tradiva e mi umiliava - aveva detto l'uomo - mi aveva fatto tornare dicendo che avrebbe chiuso con il suo amante. E invece lui era stato con lei la sera prima. Quando ne abbiamo iniziato a discutere lei mi ha provocato, insultato e umiliato. Io ho perso la testa e l'ho uccisa. Non volevo farlo, sono dispiaciuto". La sentenza è prevista per il prossimo cinque dicembre.
IL COMMENTO
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