cronaca

Il fascicolo della procura di Genova
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 La procura di Genova ha aperto un fascicolo per crollo colposo dopo la violenta mareggiata del 29 ottobre che ha devastato la diga di Rapallo. L'inchiesta è in mano al pm Walter Cotugno dopo una segnalazione della Capitaneria di porto.


La diga, infatti, era stata sottoposta a importanti lavori di rinforzo dopo i danno causati da un'altra mareggiata avvenuta nel 2000. Gli uomini della guardia costiera questa mattina hanno acquisito documentazione relativa a quei lavori presso il comune di Rapallo.




Il pomeriggio e la notte del 29 ottobre scorso una violenta mareggiata con forza di tempesta ha colpito la costa della Liguria provocando danni in diverse località. A Rapallo, le onde, che in certi momenti hanno avuto picchi di 10 metri di altezza, hanno completamente abbattuto la diga del porto turistico Carlo Riva provocando la rottura degli ormeggi di centinaia di imbarcazioni che sono finite sulla spiaggia, sulle scogliere del lungomare e su quelle che proteggono l'antico castello simbolo della città.


"Onde alte 10 metri hanno colpito per ore la scogliera e la loro forza ha rotto la diga per 300 metri - aveva spiegato la direttrice del porto Marina Scarpino -. Dopo il crollo del 2000, per un'altra mareggiata, avevamo ricostruito la diga più alta di 1,30 metri portandola a 6,5 metri. Non è stato sufficiente con un evento eccezionale". Delle 337 barche presenti nel porto, 138 sono rimaste in galleggiamento, 111 sono affondate, 34 sono finite sugli scogli o sulla spiaggia, 52 sono introvabili e si presume siano affondate.