Un uomo di cittadinanza ivoriana di 31 anni, richiedente asilo, si è presentato davanti agli agenti di polizia denunciando di aver subito una rapina con insulti razzisti. Secondo quanto da lui raccontato ai poliziotti una sera era sceso dal bus piazza Dinegro e si era incamminato verso casa. All’altezza del mercato ortofrutticolo, quattro ragazzi italiani con i capelli rasati ai lati, avrebbero iniziato ad insultarlo con frasi del tipo: “negro vai a lavorare nei campi di pomodori” e “siete troppi tornatevene a casa”.
Lo straniero, a quel punto, avrebbe tentato di accelerare il passo, venendo però raggiunto ed accerchiato una volta raggiunta via Venezia. Alla chiesa di San Marcellino gli sconosciuti lo avrebbero colpito con pugni alla schiena, sottraendogli dalle tasche dei pantaloni la carta d’Identità e l’abbonamento dei mezzi pubblici, per poi darsi alla fuga. Peccato che tutto il racconto fatto dall'uomo è risultato falso.
A seguito infatti di un'approfondita attività investigativa svolta dalla squadra mobile, con accurata analisi delle numerose telecamere di sorveglianza presenti nella zona, non è emerso alcun elemento compatibile con quanto denunciato.
La versione raccontata dal 31enne, al contrario, è risultata palesemente smentita dai filmati. Per questo motivo l'ivoriano è stato denunciato dagli stessi agenti per simulazione di reato.
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