
"Se qualcuno pensa di intimorirmi o di invitarmi a fermarmi o a dimettermi ha proprio sbagliato", è la reazione alle inchieste che lo riguardano del leader della Lega, Matteo Salvini, attaccato frontalmente da Alessandro Di Battista. "Deve restituire fino all'ultimo centesimo il maltolto - sono le parole del pentastellato -, non c'entra niente il processo politico". "Fossi in Guatemala passerei il tempo in maniera più ludica", è la controreplica di Salvini.
L'ipotesi del prelievo graduale è stata formulata ieri dopo un incontro in procura tra l'aggiunto Francesco Pinto, il pm Paola Calleri, gli uomini del nucleo tributario delle Fiamme gialle e i legali della Lega, gli avvocati Giovanni Ponti e Roberto Zingari. I due hanno raggiunto poi via Bellerio per illustrare l'ipotesi e lavorare al "quanto": quanto farsi prelevare, quanto lasciare in cassa per la gestione ordinaria.
IL COMMENTO
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