cronaca

2 minuti e 7 secondi di lettura
L'assessore Fanghella, intervenuto come ospite in diretta a Primocanale per aggiornare sulla situazione dei lavori pubblici, ha dato importanti notizie. 

-Via Giotto: "Ho sentito l'ing. Pinasco che mi ha assicurato che la fine dei lavori sarà anticipata di due mesi prima rispetto ai termini previsti".

-Lungomare Canepa: "Entro fine settembre sarà attiva la viabilità a 6 corsie, anche la fine di questo cantiere è stato anticipata a due mesi, grazie a Sviluppo Genova".

-Viabilità del porto attraverso Ilva: "Anche questo cantiere partito in questi giorni sarà completato a breve, entro fine settembre. Verrà destinata la nuova strada al traffico dei camion per mettere in collegamento il casello dei Genova Aeroporto e il porto. Ilva ha rinunciato a degli spazi operativi, mentre i costi saranno a carico di Autostrade".

-Rampa a levante di Cornigliano: "Anche qui stiamo accelerando i lavori che dovrebbero essere completati entro metà ottobre-fine ottobre, anziché dicembre".

-Via Cornigliano: "Non vogliamo rallentare la vita della città, perciò i lavori che erano previsti verranno realizzati senza impatto sulla viabilità, anche perché una volta completati quelli precedenti entro novembre, non ci saranno così grandi ripercussioni". 

-Ponte del Lagaccio: "Dal 2013 il Comune riceve mensilmente un report sulle sue caratteristiche statiche e ci sono dei sensori per monitorare la situazione. I lavori inizieranno, poi, a dicembre per costruire una rampa parallela e evitare penalizzazioni del traffico. L'opera costerà circa un milione e 800 e abbiamo anticipato anche i tempi degli appalti. Ogni segnalazione è importante e vogliamo dare la massima sicurezza ai cittadini. Attualmente si circola con senso unico alternato e limite di velocità a 30 km/h, non c'è nessuna limitazione di peso, come qualcuno aveva aggiunto a pennarello nei giorni scorsi. 

-Corso Perrone: "Riaprire corso Perrone è necessario ma anche difficile in questo momento. Lì abbiamo attualmente 3 zone: a ovest, dove la situazione è critica poiché sottostante al ponte, quella del centro. ovvero del letto del fiume, che però è limitata dalle indagini della procura e infine a est dove è avvenuto lo sfollamento vero e proprio dei cittadini. Una possibile soluzione sarebbe quella di realizzare un ponte per collegare le due sponde, una volta liberato il letto del fiume, a doppia corsia per scavalcare le macerie e un futuro cantiere. In questo modo verrebbe riattivata la doppia viabilità. Però si parla di giorni, non di anni".