A Palazzo San Giorgio, sede dell'autostità portuale di Genova si è svolta una riunione straordinaria con la partecipazione di terminalsiti, spedizionieri, agenti marittimi, autotrasportatori, compagnia portuale e organizzazioni sindacali. Sono due gli interventi previsti per la riorganizzazione delle attività portuali dopo il crollo di Ponte Morandi.
- Recupero dell'operatività delle linee ferroviarie che alimentano il bacino di sampierdarena nei tempi più brevi e rapida esecuzione degli interventi ferroviari di ultimo miglio previsti nella convenzione già sottoscritta dall'Autorità di sistema portuale e Rfi e sottoposta alla firma del ministero dei Trasporti.
- Confermata la criticità rappresentata dal traffico 'orizzontale' di connessione tra il bacino di Voltri Prà e il bacino di Sampierdarena (stimabile in almeno 1000 mezzi/giorno), vengono individuate due possibili soluzioni adottabili nel breve periodo:
1) accelerazione dei lavori di connessione tra la 'viabilità a mare' e il casello di Genova Aeroporto.
2) Individuazione di una viabilità interna allo stabilimento Ilva dedicata ai mezzi pesanti connessa con il casello autostradale di Genova Aeroporto, da potenziare nelle sue porte di accesso e uscita.
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