"Il Golfo Dianese è in emergenza idrica, l'approvvigionamento attuale è del 20%, con una popolazione turistica di circa 150 mila abitanti a fronte dei 15 mila residenti. In molti comuni scende poca acqua potabile o addirittura ci sono i rubinetti all'asciutto. Che si trovi una soluzione oppure si chiudano i paesi". A lanciare il grido di allarme è il sindaco di San Bartolomeo al mare (Imperia), Valerio Urso, che assieme ai colleghi Corrado Elena (Villa Faraldi) e Paolo Giordano (Cervo) ha chiesto di creare un bypass di emergenza, per tamponalre la situazione. L'opera potrebbe essere realizzata in una ventina di giorni, al costo di circa un milione, per incrementare il flusso idrico. Il fatto è che i Comuni del Golfo Dianese - a cui si aggiungono anche Diano Marina, Diano Arentino e Diano San Pietro - dipendono dal tubo di adduzione del Roja, che nel tratto di Imperia è gestito da Amat. la condotta registra numerose rotture. "L'unico modo per evitare guasti è di abbassare la pressione - prosegue Urso - ma così, specie in estate quando la richiesta è molto alta, si rischia di lasciare all'asciutto tutti i nostri residenti e turisti". Un problema che i sindaci lamentano da anni. "Una soluzione ponte, in attesa di interventi definitivi è quella di realizzare un allaccio tra Cervo e Imperia, srotolando un tubo sul sedime dell'ex ferrovia - conclude il sindaco -. C'è già un progetto, ma nulla è stato fatto". Anche gli approvvigionamenti idrici straordinari con le aubototti risultano insufficienti per far fronte al numero di turisti.
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