La scadenza per la chiusura dell'operazione di vendita di Ilva è stata spostata dal 30 giugno al 15 settembre. I commissari dell'azienda hanno motivato la scelta con "l'opportunità di rendere ulteriormente disponibile uno spazio di confronto al servizio del raggiungimento dell'accordo sindacale", ma in pratica lo slittamento potrebbe invece consentire l'eventuale intesa tra l'acquirente ArcelorMittal e Fiom-Fim-Uilm, ma soprattutto permetterà al nuovo governo di studiare il dossier Ilva. "Sto valutando ogni possibile impatto legato alle decisioni che dovrò prendere", ha scritto il ministro dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio. "Impatto in termini ambientali, sociali, economici e occupazionali. Per questo stiamo esaminando le oltre 23 mila pagine che ci sono state consegnate. Ogni decisione sarà presa con responsabilità". E anche ArcelorMittal dovrebbe aver accettato la proroga, rinunciando ad entrare nella fabbrica il primo luglio come previsto dal contratto e come il gruppo indoeuropeo aveva continuato ad annunciare in questi giorni.
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