
Nel gennaio di quest'anno la misura aveva portato al sequestro penale di beni per circa 800mila euro. Secondo gli investigatori, la lavanderia rappresentava l'unica fonte di reddito apparentemente lecita della nota famiglia sanremese. E' stato il tribunale di Genova ad accogliere la proposta del questore e ad autorizzare la misura.
La misura era stata disposta nell'ambito di un procedimento penale che vede coimputati Giuseppe Rinaldi e i suoi due figli, Matteo e Luca, per traffico di stupefacenti.
IL COMMENTO
Inchiesta corruzione a Genova: garantisti, giustizialisti e buoni gesti
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