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La squadra dei ceramisti per la prima volta in serie C
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La favola dell’Albissola promossa in Lega Pro sta facendo il giro d’Italia. Il club biancoceleste fondato nel 2010 in pochi anni dalla terza categoria è salita fino alla serie C. Festa grande per tutta la notte sulle note del 'Nessun dorma' al rientro della squadra da Forte dei Marmi dopo il successo decisivo per 2-1 sul Seravezza. Primo posto e salto di categoria che da sogno diventa realtà. Piegata la concorrenza delle toscane e soprattutto del Sanremo.

La formazione del tecnico Fossati ha compiuto un miracolo e così una comunità di 15 mila abitanti (Superiore più Marina) si trova in Lega Pro dove potrebbero avere come avversari città e club come Siena, Pisa, Alessandria. Il presidente Mirko Saviozzi – intervenuto a Primocanale nel corso di Derby in Terrazza - si gode il trionfo: “Una cavalcata incredibile, siamo travolti da questa passione, tutta Albissola è scesa in piazza e siamo storditi da questo abbraccio, forse non ci rendiamo ancora conto di quello che abbiamo fatto. E’ stata dura fino all’ultimo, anche col Seravezza. Siamo felici”.

E ora il futuro. Mister Fossati resta? “Ora godiamoci questi pochi giorni di celebrazioni per un evento straordinario e bellissimo poi parleremo di tutto. Certo il mister penso resterà ha fatto un lavoro eccezionale”. Tre promozioni di fila, l’Albissola col patron con l’imprenditore Giampiero Colla è solido e non ha paura di quello che costa la Lega Pro, minimo un milione e mezzo di euro.

C’è poi il problema dello stadio e Saviozzi non ci gira intorno: “Sull’impianto Albissola non è pronta. Dovremo trovare una soluzione, vedremo. Ma non ci saranno problemi”. Il primo pensiero va al Bacigalupo di Savona, ma c’è da superare la rivalità con gli striscioni rimasti in serie D e battuti nel derby due volte. Altrimenti sin ipotizza Cairo Montenotte. Ma l’Albissola ora vive il suo magic moment senza fasciarsi la testa. La favola resta per sempre.