porti e logistica

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C'è grande lavoro per avvocati marittimisti ed amministrativi. Su cinque membri del Comitato di Gestione dell’Autorità di Sistema Portuale di Genova e Savona, 2 sono sub-judice o meglio sub-Anac (l'Autorità anti-corruzione guidata da Cantone).

La materia è molto dibattuta e fioccano pareri informali e sembra anche alcuni “proveritate”. Il grande dubbio, preoccupante per il nostro porto, è se quanto è stato votato nell’ultimo Comitato di Gestione, come la proroga di 10 anni alla Porto Petroli spa, sia valido o se andrebbe annullato a causa della presenza e del voto di uno o due membri che potrebbero essere considerati decaduti dopo la pubblicazione del “Correttivo Porti”.

I membri del Comitato sono cinque, di cui uno riferimento della Capitaneria che vota solo su materie specifiche e non su altri temi come quello delle concessioni.

Quindi restano in carica a pieno titolo due rappresentanti nel board portuale: Il Presidente Signorini e Francesco Parola, indicato dalla Regione Liguria. Gli altri due membri, che sono sotto analisi dell’Anac di Cantone, sono l’ex Sindaco di Genova Doria e Rino Canavese gia’ Presidente dell’Autorità Portuale di Savona, l’uomo che con forza ha voluto il nuovo megaterminal contenitori di Vado Ligure.

Di entrambi si può leggere negli articoli qui di seguito le possibili incompatibilità e le tesi difensive:

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Comitato portuale, Doria c'è o non c'è? E perché?
-  Comitato Portuale, Canavese c'è o non c'è? E perchè?


Ma considerata la pubblicazione recentissima del 'correttivo porti' la disquisizione è anche sulla validità dell’operato del Comitato di Gestione. Qualora Anac dicesse che uno o ambedue i membri dovessero essere considerati decaduti, e quindi con effetto dalla pubblicazione stessa del Correttivo a fine dicembre, tutte le delibere approvate sarebbero valide o nulle?

La tesi che circola nei palazzi istituzionali da Piazza De Ferrari a Palazzo San Giorgio fino a Tursi è che non ci sarebbero dubbi sulla legittimità poiché il voto espresso dai due rappresentanti aventi diritto (mai messi in discussione), Signorini e Parola, avrebbe comunque avuto la maggioranza anche qualora gli altri rappresentanti, una volta sostituiti, avessero votato in modo contrario. Infatti in caso di parità il voto del Presidente vale doppio.

Ma secondo altre opinioni, invece, la discussione con altri esponenti nel comitato avrebbe avuto ben altre motivazioni e gli interventi avrebbero potuto portare a considerazioni di voto diverse da parte di tutto il comitato.

Non si può ad esempio ignorare che il rappresentante del Comune di Genova in comitato portuale, ad oggi, e’ ancora l’ex Sindaco Doria che non ha ritenuto (e sia chiaro che è un suo diritto) di informare il Sindaco Bucci, che nell’ultimo comitato di gestione si sarebbe trattato il rinnovo di ben 10 anni di concessione a Porto Petroli.

E proprio il Sindaco Bucci, in quella mattinata, ha dichiarato alla nostra giornalista Elisabetta Biancalani che non era al corrente che si sarebbe votato su un tema così importante per l’intera città, ed in particolare per i cittadini di quel quartiere che vivono a 60 metri dalle banchine dove attraccano le petroliere.

Resta dunque la domanda: sono valide o nulle le delibere votate in Comitato quel giorno? E come puo’ con questo dubbio il Porto operare pensando che ogni delibera potrebbe essere nulla?