porti e logistica

Sale la tensione per gli incidenti e il caso autoproduzione
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L'11 maggio è sciopero nazionale di 24 ore dei porti italiani sui temi della sicurezza e dell'autoproduzione. In vista dello stop, proclamato dalle segreterie nazionali di Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti, nel porto di Genova si svolgerà anche un presidio di tutti i delegati l'8 maggio, davanti a Palazzo San Giorgio dalle 9 alle 13 e il giorno successivo sono previsti volantinaggi presso Vte, Terminal Imt, Varco Albertazzi e Ponte Etiopia.

L'attivo dei delegati Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti di Genova, che si è riunito questa mattina ha fatto il punto della situazione. A far salire la tensione sono stati i recenti incidenti legati al porto e la discussa autoproduzione.

"A Genova sta accadendo sempre più spesso, solo nell'ultimo mese abbiamo fatto quattro o cinque interventi, - spiega Enrico Poggi, segretario della Filt-Cgil di Genova - che le operazioni di rizzaggio e derizzaggio, cioè il fissaggio e la 'liberazione' dei container e dei rimorchi a bordo delle navi, siano effettuate dagli equipaggi, mentre si tratta di una operazione portuale dove nei porti come il nostro c'è il personale per effettuarla. Il nostro obiettivo è alzare la guardia. E' un problema anche di sicurezza".